Blog






Cgil Cisl Uil contro la chiusura del centro di accoglienza di Lavarone.
Decisione che danneggia le giovani donne e che ha il solo scopo di smantellare un sistema di accoglienza che funziona
20/02/2019
“Con meticolosa precisione la giunta Fugatti sembra intenzionata a procedere spedita nello smantellamento del sistema diffuso di accoglienza trentino. La decisione, se confermata, di spostare le 24 profughe da Lavarone, dove le ragazze hanno avviato un positivo processo di integrazione e di inclusione lavorativa, ne sarebbe l’ennesima dimostrazione. In questo modo si crea un danno alle ragazze, privandole di un’importante opportunità, faticosamente costruita anche con il contributo della comunità locale, ma anche a tutti noi perché difficilmente avremo una società più sicura se invece di favorire l’integrazione, creiamo le condizioni per l’esclusione sociale”. Lo dicono i tre segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino, Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti commentando con amarezza la decisione dell’esecutivo provinciale. “In questo modo si mettono anche in difficoltà diversi operatori economici locali, che hanno dato a queste ragazze l’opportunità di lavorare stagionalmente nelle loro strutture e da un giorno all’altro non potranno più contare su di loro – proseguono i tre segretari -. E lo stesso potrebbe accadere nei prossimi mesi. Si rischia di perdere manodopera che, peraltro, non verrà integrata. Ci auguriamo che la giunta applichi un ragionevole buonsenso e si fermi non andando avanti nella decisione di chiudere il centro delle suore elisabettiane”.




Le azienda di trasporto soffrono la carenza di autisti.
18/02/2019
Sollecitiamo la Provincia a dare un contributo a fondo perduto ai giovani Trentini che dopo aver finito gli studi si ritrovano senza lavoro, ma con l’ambizione e le energie per investire ulteriormente su loro stessi conseguendo le patenti superiori sia per la guida del camion che degli autobus.
Come sindacato, infatti, abbiamo un filo diretto sia con i lavoratori che con le aziende e avvertiamo le difficoltà da entrambe le parti. Le aziende non trovano autisti in quanto, stranieri compresi, ben pochi vogliono un lavoro impegnativo e responsabilizzante come quello sul Trasporto Pubblico Locale per soli 1.350 euro al mese (l’ultimo contratto aziendale risale al lontano 2001).
È da mesi, poi, che in Trentino Trasporti gli autisti saltano tutti i riposi per permettere all’azienda di continuare a erogare un servizio di qualità in modo regolare e, per la penuria di personale, non possono concedersi un giorno di ferie. Questa situazione non può e non deve divenire una prassi.
Per quanto riguarda il trasporto merci, poi, se alcune aziende trattano bene i loro dipendenti, altre li sfruttano deplorevolmente operando ai confini della legalità. Anche il lavoratore più bravo e motivato, se sfruttato e trattato come un mulo, nella migliore delle ipotesi si troverà una sistemazione più adeguata in termini di ore e di compenso.
L’unica soluzione è un’azione congiunta con, da un lato, un opportuno finanziamento contributivo per i neofiti e, dall’altro, un aumento sostanzioso per gli assunti paragonabile a quello erogato per il personale ferroviario.
Il Segretario Uiltrasporti del Trentino
Nicola Petrolli
Tel. 3666762302
Scarica il pdf: carenza autisti COM 180219