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8 Marzo.
I DIRITTI DELLA DONNA TORNINO AL CENTRO
Per la Uil del Trentino la giornata internazionale della donna è sempre un’occasione di riflessione e di mobilitazione e tanto più lo è oggi, quando i diritti delle donne tornano ad essere attaccati (proposte leggi Pillon) e rischiano di essere oscurati da ragionamenti e proposte di abolizione e modifica delle leggi (ad esempio la Legge 194 “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”) che li hanno nel tempo, lentamente, ma alla fine sostanzialmente realizzati.
Il mondo va avanti, i tempi cambiano, ma a non mutare è un certo tipo di pensiero che non condanna a sufficienza, ad esempio, la violenza contro le donne. Di fondo resta sempre un alibi, una giustificazione per chi si macchia di questo terribile reato che è il femminicidio.
Proprio in questi giorni abbiamo appreso con sgomento della sentenza che ha trasformato un caso di femminicidio in qualcosa di meno efferato, meno grave, quasi da giustificare, un atto definito dai giudici: “una tempesta emotiva determinata dalla gelosia”. I 30 anni di condanna applicati all’omicida reo confesso di Olga Matei, sono diventati 16 anni a causa di una palese attenuante attribuita dal Corte di assise di appello di Bologna.
È un ritorno al passato che ci riporta alla cultura patriarcale, quella della legge sul delitto d’onore – abolita solo nel 1981- in forza della quale le donne hanno sempre avuto la peggio anche nelle aule dei Tribunali. Così come nel corso dei secoli.
Non ci si vuole contrapporre alla Magistratura italiana, ma riteniamo inaccettabile che si utilizzi il termine “tempesta emotiva” per descrivere ciò che ha scatenato il brutale assassinio di una donna e si ammorbidiscano le responsabilità di chi la uccide.
Vogliamo quindi che i diritti della donna tornino al centro e riempiano l’otto marzo di contenuti: dalla tutela delle donne, della loro incolumità e della loro dignità, alla difesa dei loro diritti, soprattutto per quanto concerne il riconoscimento della loro professionalità ed il diritto ad una paga equa; la tutela di una genitorialità condivisa e la conciliazione dei tempi di vita e lavoro.
Segretario Generale
UIL del TRENTINO
Walter Alotti
Scarica il pdf: 8 marzo COM 070319
Scarica lo Studio UIL: STUDIO UIL DONNE E LAVORO 8 MARZO 2019
Rinnovo contratto integrativo Trentino Trasporti, un “magro” martedì grasso
06/03/2019
Prendiamo atto, allibiti, delle compiaciute affermazioni della Cisl in merito all’incontro unitario dello scorso 05 marzo relativo alle rivendicazioni sul rinnovo del contratto di lavoro per il personale di Trentino Trasporti.
Ci sembra inconcepibile, tanto per cominciare, che un incontro programmato da oltre un mese con il presidente Fugatti non veda la partecipazione dello
stesso, sostituito da un preposto senza nulla togliere all’assessore Spinelli Achille.
Forse la concomitanza col martedì grasso ha suscitato in qualcuno entusiasmi facili e abbondanti, ma per noi questa brutta partenza è tanto più disdicevole in quanto è trascorso fin troppo tempo dall’ultimo rinnovo e le relative rivendicazioni salariali sono ormai un’urgenza.
L’incontro, più assecondante che costruttivo, non ci ha convinto profilandosi come il solito ritornello pieno di promesse che ci ha ormai decisamente stancato. Fa sorridere amaramente, poi, che il dirigente della provincia pensi di risolvere un profondo scompenso economico buttando lì una cifra approssimativa e irrisoria che ricorda le spicciole contrattazioni al mercato di paese.
La politica, in questi ultimi anni, ha snobbato il trasporto pubblico e speriamo caldamente, anche se quest’ultimo incontro non ci ha fatto ben sperare, in un cambio di tendenza che valorizzi finalmente il ruolo cruciale che tale servizio riveste nella collettività.
Per il settore ferroviario qualcosa a livello economico è stato fatto, reclamiamo pertanto l’estensione di questo trattamento a tutti gli altri dipendenti di Trentino Trasporti.
Esigiamo, in conclusione, un documento da condividere con i lavoratori e non siamo più disposti a procrastinare oltre. Rifuggiamo, come sempre ove è possibile, una deprecabile rottura, ma nemmeno la escludiamo se le condizioni non dovessero mutare.
Il Segretario Uiltrasporti del Trentino Nicola Petrolli
Scarica il pdf: trasporti COM 060319 def(1)
– ACCOGLIENZA + INSICUREZZA
NO AI TAGLI AL SISTEMA DI ACCOGLIENZA NO AL TAGLIO DEI POSTI DI LAVORO
SCENDIAMO IN PIAZZA CON I LAVORATORI
PRESIDIO SABATO 9 MARZO ALLE 11.00 IN PIAZZA PASI A TRENTO
VOGLIAMO L’ATTIVAZIONE IMMEDIATA DEL TAVOLO PER LE RICOLLOCAZIONI
PROVINCIA E FEDERAZIONE MANTENGANO GLI IMPEGNI
Il ridimensionamento del sistema trentino dell’accoglienza deciso da questa giunta provinciale ha prodotto i primi effetti sui lavoratori: tre operatori impegnati nella residenza Brennero hanno perso il lavoro. Sono solo i primi di una lunga lista di esuberi: 140 se il disegno di Piazza Dante arriva a compimento, oltre quelli a tempo determinato o a progetto che saranno lasciati a casa.
Per questi lavoratori e lavoratrici vanno trovate soluzioni, non possono essere lasciati soli o addirittura colpevolizzati per aver scelto e praticato un lavoro di sostegno e integrazione dei migranti, costituendo un modello efficiente e di riferimento per tutto il territorio nazionale. Occorrono garanzie, per ammortizzatori sociali e percorsi di ricollocazione.
Lo smantellamento del sistema alimenterà insicurezza e disagio sociale: anche i cittadini saranno colpiti dai tagli. Ne faranno le spese anche le imprese che non potranno contare su lavoratori integrati.
Senza assistenza, espulsi dal sistema di accoglienza, aumenterà la marginalità, il vivere in strada dei cittadini stranieri determinerà espedienti, sfruttamento, criminalità.
È necessario mantenere il sistema virtuoso di integrazione trentino, con salvaguardia dei lavoratori operanti nel sistema di accoglienza.
Scarica il pdf: CGILCISL UIL _volantino-9