26 agosto 2018 – Corriere del Trentino

Maestri diplomati regolari dal 2020 con un concorso

«Insegnanti delle scuole primarie con diploma magistrale conseguito prima del 2002: la stabilizzazione arriverà entro il 2020 e sarà possibile grazie a una disposizione della Provincia di Trento che fra due anni emetterà un concorso per titoli che di fatto porterà a nuove graduatorie che permetteranno di inserire a ruolo insegnanti che altrimenti sarebbero rimasti ancora precari». La notizia la rende nota il segretario regionale della Uil scuola, Pietro Di Fiore ,che poi sottolinea: «Il concorso previsto per il 2020 è di fatto il risultato di un impegno chiesto dai sindacati alle forze politiche che lo hanno accolto, sia da destra che da sinistra, e portato davanti al presidente Ugo Rossi che lo ha trasformato in norma. Un provvedimento che è sulla falsa riga di quanto due anni fa fece la Provincia di Bolzano — spiega ancora Fiore —. A Trento si è voluto attendere il pronunciamento del Consiglio di Stato, dopo i ricorsi fatti da noi sindacati, per cercare di regolarizzare una categoria di insegnanti delle scuole elementari che di fatto non hanno una laurea o un’abilitazione ma solo un diploma magistrale conseguito prima del 2002, quindi un titolo che li abilitò all’insegnamento alle scuole elementari». Il Consiglio di Stato nell’esprimere il suo parere ha di fatto indicato che questi insegnanti possono procedere ad una regolarizzazione del loro contratto a patto che superino un concorso. Indicazioni adottate poi dalla Provincia di Trento e che attuerà fra due anni, bandendo un concorso per titoli. I precari dell’insegnamento nelle scuole primari trentine, secondo stime Uil, sono circa 700.
«Duecento sono già stati inseriti nelle graduatorie e gli altri 500 — riprende Fiore — verranno inseriti entro il 2020». Domani, inoltre, verrà resa nota la graduatoria del concorso per l’assunzione a tempo indeterminato dei docenti della scuola secondaria trentina. Sempre secondo le stime della Uil, il provvedimento deciso dalla giunta provinciale, in settimana, consentirà di inserire nell’insegnamento di ruolo, per il nuovo anno scolastico, le prime 40 persone. «Insegnanti che avranno dal primo di settembre un contratto a tempo indeterminato ma che poi dovranno essere distribuiti in base alle classi per concorso». Per la scuola media infatti ci sono posti per il sostegno e la matematica, mentre alle superiori rimangono libere le cattedre per diverse discipline, sopratutto quelle delle scuole professionali.
Per Uil, inoltre, resta il timore che, di fronte a un sistema della scuola già molto stressato, vengano fuori degli errori che inevitabilmente creerebbero poi dei disagi per tutti. «Rimangono ancora fuori — chiude Di Fiore — gli insegnanti di religione».