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“L’ABBONAMENTO SOSPESO”
Abbiamo letto sugli organi di stampa della decisione della giunta provinciale di Trento di concedere gratuitamente l’abbonamento ai mezzi pubblici agli over 70. Bene, ottimo intervento la mobilità pubblica gratuita è segno di civiltà, ma solo se tiene conto delle fasce più deboli e non crea disparità. Supponiamo che molti degli attuali pensionati abbiamo un reddito maggiore con minori spese rispetto ad una famiglia monoreddito del terziario, supponiamo che molti degli attuali pensionati abbiamo un reddito maggiore di un lavoratore delle mense delle pulizie ed anche di una guardia giurata o di uno studente lavoratore e sicuramente più alto di un disoccupato o di un migrante in cerca di lavoro. E allora per aiutare tutti, politica e società, facciamo una proposta: “l’abbonamento sospeso”. Chiediamo ai pensionati trentini e alle associazioni degli studenti universitari di sostenerci e alla giunta provinciale ,di inserire una norma di civiltà e cioè di dare la possibilità di rinuncia da parte dei pensionati con i redditi più alti all’abbonamento gratuito in favore dei lavoratori più deboli, degli studenti e dei migranti. Tutto ciò a costo ZERO con una ridistribuzione più equa dei diritti e delle risorse.
La segreteria della UILTuCS del Trentino-Alto Adige/Südtirol
Scarica il pdf: L’abbonamento sospeso
Comunicato stampa 30/1/2019
Ok della UIL del Trentino all’assessora Segnana, riguardo alla proposta d’apertura degli ambulatori fino al sabato sera, per lo meno per i casi più urgenti o per le discipline specialistiche ove maggiore è il ritardo nella fissazione degli appuntamenti in regime pubblico, istituzionale, non in libera professione, per i cittadini trentini.
La UIL rilancia inoltre un’altra proposta forte, indirizzata anche da diversi operatori e studiosi del settore al Servizio sanitario nazionale (proposta rivoluzionaria a nostro modesto parere). Quella di assumere a tempo pieno i giovani laureati italiani in medicina, eliminando per loro la possibilità dell’«intramoenia» (la possibilità cioè per i medici ospedalieri di esercitare la professione nei locali pubblici), evitandone così la fuga verso l’estero, fenomeno in costante aumento, e aumentando al contempo la disponibilità di specialisti per le visite del servizio pubblico.
Una simile impostazione darebbe la possibilità di ridurre le liste d’attesa, allargando
quantomeno — storica richiesta della Uil anche in Trentino — le fasce orarie di fruizione delle visite specialistiche e della diagnostica. Uno scenario che gli assessori “passati” alla Salute del Trentino, si sono rifiutati per anni di sperimentare, magari solo parzialmente, aprendo appunto i servizi anche al sabato o in orari serali.
Dopo l’apertura sperimentale dell’ambulatorio Crosina Sartori al sabato mattina l’ipotesi dell’assessora Segnana di apertura dei servizi anche al sabato pomeriggio, sia pure sperimentale anch’essa, ci fa sperare che forse, stavolta si passi dalle parole ai fatti.
Restiamo fiduciosi in attesa delle delibere di giunta necessarie.
Segretario Generale
Uil del Trentino
Walter Alotti
Scarica il pdf: liste d’attesa Segnana ok della UIL