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Frenata inflazione. Ad aprile indice negativo in Trentino.
Resta ancora elevato il livello dei prezzi dei prodotti alimentari e di turismo e ristorazione.
Cgil Cisl Uil: “Positivo il rallentamento, ma c’è il rischio che sul dato incida il calo dei consumi”
Ad aprile l’Istat registra una decrescita dei prezzi in Trentino. L’ultimo dato sull’inflazione per la nostra provincia ha il segno meno davanti ed è pari a -0,2% sia su base annua sia rispetto all’anno precedente. In questo modo il Trentino si colloca sotto la media nazionale che si attesta, invece, allo 0,8% e comunque sotto la provincia di Bolzano, dove seppur in frenata l’inflazione fa registrare un +1%.
Il dato locale è il segno che la corsa dell’inflazione, almeno per il momento, si è fermata e siamo di fronte ad un netto raffreddamento dei prezzi. A determinare questa dinamica è il marcato calo dei costi energetici che in provincia nell’ultimo anno si è ridotto di 15,4 punti percentuali. La stessa cosa non si può dire per i beni alimentari che, seppur a ritmo meno marcato, continuano comunque a crescere: ad aprile l’aumento tendenziale su base annua è stato del 2,2%, nei primi quattro mesi dell’anno l’inflazione media per questi beni si è attestata comunque al 7,1%.
Duplice la lettura che danno i sindacati. Pur ammettendo che il raffreddamento dell’inflazione è un dato positivo, Cgil Cisl Uil ricordano che da tre anni il potere d’acquisto di lavoratori e pensionati è fortemente sotto-pressione per l’aumento dei prezzi, che ha riguardato soprattutto beni primari non comprimibili come la spesa alimentare, i costi abitativi ed energetici. “Con questo primo dato negativo, dunque, le famiglie non sono più ricche né hanno maggiori capacità di spesa visto che le retribuzioni nel tempo non sono cresciute e il gap che si è ampliato considerevolmente tra il 2021 e il 2023 è ancora lontano dall’essere colmato”, dicono i segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.
Il tema – per le tre confederazioni – è quanto l’impoverimento delle famiglie e l’indebolimento hanno influito su questa dinamica. “E’ fuori dubbio che lavoratori e pensionati hanno reagito alla contrazione del potere d’acquisto tagliando dove possibile i consumi e questo inevitabilmente riduce la domanda interna ed è una dinamica a cui prestare molta attenzione”. Il rischio concreto è che la debolezza dei salari riduca ulteriormente la crescita.
Considerazioni che il sindacato auspica trovino spazio al prossimo incontro del tavolo sulla questione retributiva in Trentino in programma per fine mese, ma anche nell’ambito di un confronto non più rinviabile sulle misure di sostegno alle famiglie, dall’assegno unico alla casa.
Trento, 16 maggio 2024

CISL FP e UIL FPL EE.LL. PROSSIMA LEGGE D’ASSESTAMENTO PROVINCIALE – NECESSARIE RISPOSTE CONCRETE ALLE AUTONOMIE LOCALI – 15.05.2024
Trento, 15 maggio 2024
CISL FP e UIL FPL EE.LL.
PROSSIMA LEGGE D’ASSESTAMENTO PROVINCIALE – NECESSARIE RISPOSTE CONCRETE ALLE AUTONOMIE LOCALI
“Manca poco più di un mese al varo della Legge d’assestamento 2024 della Provincia di Trento, con necessari riscontri ai solleciti posti in essere alla politica per certezze di stanziamenti straordinari a sostegno dell’attrattività del comparto delle Autonomie Locali”. Queste le parole dei segretari provinciali di CISL FP Giuseppe Pallanch e UIL FPL EE.LL. Andrea Bassetti.
Negli ultimi mesi gli incontri con i sindacati si stanno intensificando e sembra che inizi una consapevolezza anche dalla parte datoriale, rappresentativa dei settori delle Autonomie Locali di PAT, Consorzio dei Comuni e UPIPA, “di quanto da anni continuiamo come CISL FP e UIL FPL EE.LL. a ricordare fin dalla sottoscrizione del Protocollo Politico del 2023, successive intese e accordi: quanto sia essenziale e necessario ‘remare tutti assieme’ per una valorizzazione delle lavoratrici e lavoratori del pubblico impiego, lontani da chi strumentalizza il momento, per poi intestarsi all’ultimo vittorie portate avanti con fatica e coerenza da altri”.
La prima risposta concreta, rispetto al percorso di rinnovo contrattuale 2022-2024, “sappiamo che sarà la liquidazione degli arretrati ed adeguamento dei tabellari dal 1.01.2024 a partire dal mese di maggio, ma la continuità del percorso intrapreso, in sinergia con le parti sociali dovrà concretizzarsi con l’inserimento, nel prossimo DDL della Legge d’Assestamento di fine giugno per quanto fissato negli accordi di previsione siglati con la Provincia, a pieno riconoscimento dell’arretrato contrattuale dal 1.01.2022 e 1.01.2023”.
I segretari generali attendono riscontri, “date le ulteriori richieste avanzate agli Assessorati PAT di Sanità ed Enti Locali, per stanziamenti dedicati ai settori degli Enti Locali ed APSP, risposte nel breve periodo, di riscontro ai carichi di lavoro accusati dalle lavoratrici e lavoratori inserite nei vari servizi delle amministrazioni pubbliche Trentine”.
L’aumento delle risorse disponibili nel breve periodo non è assolutamente una richiesta fuori dalle possibilità di questa Giunta ma un’attenta analisi delle disponibilità accantonate che in questa tornata dovranno arrivare nelle tasche di chi eroga servizi di qualità a tutti i cittadini del Trentino, dato che altre categorie più fortunate, quelle imprenditoriali, hanno già ricevuto sostanziosi aiuti.
Siamo consapevoli degli impegni, primi sottoscrittori convinti, in coerenza di percorso e di dialogo costruttivo, instaurato con la parte politica fino ad oggi, richiama con forza Confederale il Presidente Fugatti al riconoscimento del valore della forza lavoro pubblica, che rappresentano una risorsa insostituibile per la nostra Autonomia”, concludono Pallanch e Bassetti.
CISL FP UIL FPL EE.LL
Giuseppe Pallanch Andrea Bassetti

Sit-in contro la Privatizzazione di Poste Italiane
A Trento il 18 maggio, così come a Bolzano, l’evento si è svolto in maniera serena, senza problemi, nella massima unitarietà e condivisione negli intenti. Lottare insieme e difendere, insieme, i diritti delle Lavoratrici e dei Lavoratori di Poste Italiane. Lo stesso non è stato per Milano.
La UILPOSTE della Lombardia è stata vigliaccamente attaccata, in una piazza pubblica, dalla sigla maggioritaria in Poste Italiane.
Questi attacchi, per di più in una Piazza pubblica e in occasione di un’importante manifestazione contro la privatizzazione di Poste, che doveva essere addirittura unitaria, sono di una gravità davvero inaudita e non possono di certo essere ignorati e non dobbiamo assolutamente sottacere.
Ora Basta!
In tutto questo contesto di inaccettabile deriva autoritaria, che sta minando la libertà, la libera determinazione organizzativa e politica e che rischia seriamente di ritorcersi sulle lavoratrici e sui lavoratori e sull’efficacia della loro tutela, noi della UILPOSTE non saremo mai complici di questo atteggiamento arrogante, illiberale e prepotente.
“🔵 Solidarietà ai colleghi UILposte aggrediti a Milano.
La UILposte e la UIL sono Organizzazioni Sindacali libere che non si lasciano intimidire da nessuno❗️
#uilposte
#uil
#ilsindacatodellepersone.”
La Segretaria Regionale Trentino A.A.
Concetta F. Inga
Il Segretario Provinciale di Bolzano
Angelo Schinai
Scarica il pdf: VOLANTINO SIT IN CONTRO PRIVATIZZAZIONE-1

Per la UIL la politica fiscale comunale (IMIS) della casa è da rivedere.
Comunicato stampa del 14.5.2024:
I dati di bilancio del Comune di Trento riguardanti l’IMIS non evidenziano, a fronte del sacrificio di 1,5 mln di minor gettito, un soddisfacente incremento di abitazioni affittate alle famiglie (meno di 200 alloggi a disposizione in più), né un significativo calo del costo delle pigioni per gli inquilini (-3% reale ) che possono fruire di un canone concordato.
Urge quindi per la UIL una diversa modulazione dell’IMIS adottando, se si vuole mantenere l’aliquota per i contratti d’affitto a canone concordato allo 0,35%, una aliquota maggiore per chi tiene le seconde e soprattutto le ulteriori case di proprietà sfitte.
Andrebbero inoltre introdotte dal Comune di Trento, ma in tutta la provincia od almeno nelle zone ad alta densità abitativa o aree turistiche, regole urbanistiche, fiscali ed edilizie più rigide riguardo alla destinazione d’uso turistica di tanti alloggi che oggi sono sottratti al mercato dell’affitto residenziale.
Ciò contribuirebbe anche a ridurre lo spopolamento delle valli dai residenti, che con le loro imposte contribuiscono agli ingenti investimenti in infrastrutture pubbliche di cui beneficiano i turisti e le imprese turistiche.
Segretario generale UIL Trentino
Walter Alotti