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30 Gen
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Liste d’attesa – la UIL chiede “l’arruolamento” di nuovi giovani medici e “l’allargamento” delle fasce orarie servizio pubblico.

Comunicato stampa UIL del Trentino 29 gennaio 2017

Liste d’attesa – la UIL chiede “l’arruolamento” di nuovi giovani medici e “l’allargamento” delle fasce orarie servizio pubblico.

 

Riguardo alla problematica delle liste d’attesa la UIL rilancia una proposta forte indirizzata anche da diversi operatori e studiosi del settore al Servizio sanitario nazionale (proposta rivoluzionaria a nostro modesto parere): assumere a tempo pieno i giovani laureati italiani in medicina ed eliminare per loro la possibilità dell’«intramoenia» (la possibilità cioè per i medici ospedalieri di esercitare la professione nei locali pubblici), evitandone così la fuga verso l’estero, fenomeno in costante aumento.

Una simile impostazione darebbe la possibilità di eliminare le liste d’attesa, allargando quantomeno — storica richiesta della Uil anche in Trentino — le fasce orarie di fruizione delle visite specialistiche e della diagnostica. Uno scenario che l’assessorato alla Salute del Trentino, a prescindere dal nome dell’assessore in carica, rifiuta da anni di sperimentare, anche solo parzialmente, aprendo magari i servizi al sabato o in orari serali.

Un provvedimento fuori dai canoni. Il cambio di registro operativo e di filosofia organizzativa che vorremmo e ci dovremmo aspettare in una Provincia autonoma. Il nostro territorio potrebbe gestire una delega con buone risorse, ma ricorre purtroppo spesso a modalità gestionali dal mero obiettivo della riduzione dei costi strutturali del sistema o «della produzione di risparmi per il servizio sanitario provinciale», come recita burocraticamente la relazione che accompagna la grigia delibera relativa alla «nuova macro organizzazione dell’Azienda sanitaria provinciale».

Occorrono quindi capacità di visione e strategie nuove, nella sanità come in tutti gli altri settori dell’amministrazione provinciale, utili a migliorare il servizio ai cittadini e a valorizzare veramente le nostre prerogative autonomistiche, per far sì che non siano bersaglio ma piuttosto esempio virtuoso di sviluppo e modello di governo da emulare, anche fuori dai nostri confini.

 

Walter Alotti

Segretario Generale UIL del Trentino

Scarica il pdf: liste di attesa COM 290117

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Azione 19
30 Gen
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Lavori socialmente utili: Olivi vigili sull’effettiva realizzazione degli interventi in tutte le realtà comunali. La burocrazia non freni le politiche sociali e quelle attive del lavoro.

Lavori socialmente utili: Olivi vigili sull’effettiva realizzazione degli interventi in tutte le realtà comunali. La burocrazia non freni le politiche sociali e quelle attive del lavoro.

Bene per le 1330 opportunità’ di lavoro socialmente utile (Intervento o Azione 19) messe a disposizione, su proposta della Commissione provinciale per l’Impiego, anche per il 2017. Occasioni di lavoro finanziate per gran parte del loro costo, ma non totalmente però, dalla Provincia Autonoma. E la UIL chiede all’Assessore al lavoro Olivi di verificare e vigilare che queste disponibilità si concretizzano effettivamente nelle realtà locali dove dovrebbero essere realizzate: Comuni, Comunità di Valle ed Aziende Pubbliche Servizi alle Persone, le Case di Riposo, per capirsi.

Sono di questi giorni infatti le preoccupazioni sollevate da diversi amministratori locali, soprattutto delle piccole realtà, riguardo alle discussioni con i loro tecnici amministrativi sulle modalità’ di imputazione a bilancio del costo residuale di queste iniziative di promozione del lavoro sociale da parte appunto delle istituzioni locali.

In più’ di un occasione, già nel 2016, ma anche quest’anno si è aperta spesso una diatriba sulla considerazione del residuo di questa spesa, che rimane a carico degli enti locali, come spesa straordinaria o di investimento (sul patrimonio quindi) e non piuttosto come spesa corrente, con gravi ripercussioni, in questo caso, contabili e finanziarie, dati i limiti e la rigidità della finanza pubblica, su i rendiconti finanziari e sulle agibilità politiche e strategiche dei Comuni trentini.

Si rischierebbe così di vanificare percorsi ed iniziative promosse dalla stessa Provincia Autonoma e dagli altri Enti Locali, molto utili in situazioni di emergenza occupazionale e sociale localizzate sul territorio, solo per un difetto di comunicazione fra amministrazioni ed amministratori, o ancora peggio, per una mera diversa interpretazione contabile di stesse azioni amministrative, da parte di Enti o addirittura di diversi Dipartimenti provinciali dipendenti dalla stessa Provincia Autonoma che sovrintende sia al sistema della finanza pubblica che alle politiche del lavoro e dello sviluppo economico e sociale del nostro territorio. Non possiamo permettercelo!

 

Walter Alotti

Segretario Generale UIL del Trentino

Scarica il pdf: Azione 19 COM 280117

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