29 gennaio 2017 – Corriere del Trentino

Personale giustizia. I sindacati guardinghi «Occorre fare chiarezza sul diritto di opzione»

Alcune contrarie da sempre alla «regionalizzazione e provincializzazione del personale giudiziario», altre preoccupate per la complessa trattativa ma disposte a mettersi in gioco. Le sigle sindacali non hanno fatto mancare i loro interventi all’inaugurazione dell’anno giudiziario: fra le problematiche più sentite, le questioni ancora aperte sul passaggio del personale dalle dipendenze dello Stato a quelle della Regione. La mancata chiarezza sul «diritto di opzione», ovvero sulla possibilità dei lavoratori di scegliere se passare o meno sotto la Regione, è fra i punti più contestati. Negli ultimi tre anni non è stato detto né fatto nulla a proposito, denunciano sia il segretario regionale della Federazione dei lavori pubblici Giuseppe Vetrone, che Luigi Diaspro della Fp Cgil, in rappresentanza anche di Cisl Fp e Uilpa. Ha invocato «certezze e alternative concrete» anche la rappresentante sindacale della Rsu della Corte d’appello. I sindacati hanno lamentato inoltre una mancanza di chiarezza sulle risorse a disposizione e sulla concertazione delle tabelle di equiparazione tra i profili professionali giudiziari e quelli regionali per il corretto inquadramento.

Scarica il pdf: giustizia ART 290117