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14 Mag
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Cooperazione. Priorità alla questione salari. I sindacati hanno incontrato le minoranze. Al centro anche il tema della disdetta contrattuale delle famiglie cooperative e il contratto integrativo delle coop sociali fermo da 18 anni

Cooperazione. Priorità alla questione salari.
I sindacati hanno incontrato le minoranze. Al centro anche il tema della disdetta contrattuale delle famiglie cooperative e il contratto integrativo delle coop sociali fermo da 18 anni

Un focus specifico sulla cooperazione nell’ambito del più ampio confronto in corso sulla questione salariale in Trentino. E’ stato questo il filo conduttore del confronto di oggi pomeriggio Cgil Cisl Uil e le consigliere e i consiglieri dei partiti di minoranza, da cui era partita la richiesta di incontro. Alla riunione hanno preso parte anche le categorie sindacali.

Due i temi che sono stati approfonditi in modo particolare, anche sulla base delle questioni emerse più recentemente, la disdetta unilaterale del contratto integrativo provinciale di 1.900 lavoratori e lavoratrici delle famiglie cooperative e il mancato rinnovo del contratto provinciale di secondo livello per le e i dipendenti delle cooperative sociali, che hanno stipendi bloccati sotto questa voce da almeno 18 anni.

Sul contratto integrativo delle famiglie cooperative le confederazioni, in linea con le posizioni delle categorie che seguono il comparto, hanno sottolineato la gravità della disdetta unilaterale. In un periodo in cui le lavoratrici e i lavoratori hanno sopportato rincari notevoli dei prezzi a causa dell’inflazione la disdetta contrattuale, che di fatto taglia lo stipendio degli addetti e rende incerti gli aumenti, è una posizione ingiustificabile, più orientata a scaricare le inefficienze del sistema tagliando il costo del lavoro che a risolvere le reali criticità di gestione.

Non va meglio ai dipendenti delle cooperative sociali in attesa del rinnovo del contratto integrativo da quindici anni. Finalmente si è aperto il tavolo di confronto con la cooperazione, ma le posizioni restano ancora molto distanti sulla parte economica. Siamo pronti a fare la nostra parte responsabilmente nel confronto con le controparti, ma la questione salariale va affrontata ai tavoli contrattuali con determinazione. In entrambi questi casi abbiamo visto la volontà di non prendere atto della distanza tra costo reale della vita e retribuzioni.
Sul sociale peraltro si addensa un’altra preoccupazione: l’ipotesi, non frenata dalla Provincia, che si possa aprire la gestione dei servizi anche ai privati profit. Una scelta di campo forte, che rischia di compromettere non solo la qualità dei servizi, a cominciare dall’assistenza domiciliare, e dell’occupazione, ma la finalità stessa dell’esternalizzazione. Per questa ragione confederazioni e categorie auspicano che il tema sia oggetto di confronto anche in consiglio provinciale.

Trento, 13 maggio 2024

 

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14 Mag
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RSA TRENTINE FRA PASSATO ED URGENTE FUTURO

Trento, 14 maggio 2024

RSA TRENTINE FRA PASSATO ED URGENTE FUTURO

“In questi giorni ci si interroga sui bilanci in positivo e negativo delle RSA Trentine, farsi delle domande va sempre bene, ma ad un certo punto crediamo che sarebbe ora di agire accelerando le scelte nel breve e lungo periodo da parte della politica, ricordandosi che dietro i numeri ci sono professionisti che garantiscono quanto ne deriva”. Queste le parole del Segretario UIL FPL EE. LL. Andrea Bassetti.
La ricerca “spasmodica” di recupero delle risorse economiche per fare utili, ricordando poche volte che la più preziosa è quella del personale, fa sorgere il dubbio che ancora non ci sia la volontà di tradurre nel pratico quanto da sempre sosteniamo: necessario investire sui professionisti di oggi per attrarre quelli di domani. Attraverso cosa? La ricetta ha ingredienti semplici e di facile reperimento: considerando i 3,9 miliardi di euro che la nostra Provincia ha disponibili come accantonamenti, una “goccia” di questi chiediamo che vengano destinati nella prossima Legge di Assestamento PAT, per la valorizzazione del personale operante nelle RSA pubbliche e private Trentine, inseriti nei capitoli delle trattative dei rispettivi rinnovi contrattuali Provinciali.
La necessità di aumentare le indennità specifiche del personale, operante nelle RSA a vario titolo, dovrebbe seguire la linea di principio che, nel sistema d’erogazione dei servizi sanitari ed assistenziali sul territorio non dovrebbero esserci differenze retributive nei vari settori, bensì un allineamento che dia modo ai professionisti di decidere dove andare a lavorare senza il discrimine della retribuzione.
L’uscita dei bandi di concorso, nelle varie realtà Trentine, dovrebbe essere una dinamica incentivata, da noi sicuramente, nella certezza che se il dipendente gode di una retribuzione analoga al “giardino del vicino”, oltre che ad un’organizzazione rispettosa della conciliazione lavoro/famiglia, difficilmente cambierà, se non per variabili collegate ai carichi di lavoro, altro problema, che potrebbe essere mitigato da un’attenta ed ottimizzata organizzazione tempo lavoro. Diminuendo le variabili si aumenta l’attaccamento all’azienda, limitando il “fuggi fuggi” generale per sfinimento dell’inascoltato.
Sul territorio abbiamo realtà lungimiranti sia nel pubblico che nel privato, ma questa attenzione deve essere incentivata e non demonizzata da chi ha paura di essere messo all’angolo e che sarà costretto a chiedere anche quest’anno il risanamento del proprio bilancio a “mamma Provincia”.
Alla politica chiediamo che ascolti il personale e trovi gli strumenti di ricaduta, avendone come O.S. suggerito più di uno, perché chi fa la differenza sia messo nelle condizioni di “contagiare positivamente” il vicino, quest’ultimo rubando gli aspetti migliori dell’organizzazione sul personale; quel personale che garantendo servizi essenziali alla società ed agevolato nell’organizzazione del tempo lavorativo e personale, non basta solo una retribuzione maggiore, è necessario quindi investire anche sulle condizioni di lavoro, sulla gestione delle limitazioni alla mansione e dell’invecchiamento della popolazione lavorativa, sulla conciliazione e sul riconoscimento, a livello mediatico, del valore delle professioni di cura.
Riteniamo che in questo modo si possa, al tempo stesso, facilitare la permanenza del personale attivo e invogliare i giovani a scegliere questa delicata professione al fine ultimo del mantenimento di una qualità assistenziale e sanitaria superiore, da sempre riconosciuta alle strutture del nostro Trentino.
 UIL FPL EE.LL.
 Andrea Bassetti

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Varagone
14 Mag
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Nella giornata internazionale delle Ostetriche che si è celebrata il 5 maggio e contestualmente alla giornata internazionale dell’Infermiere che si celebra il 12 maggio, Giuseppe Varagone Segretario Generale della UIL FPL Sanità, interviene per rammentare l’importanza di queste due figure Sanitarie, fondamentali per la ricerca, prevenzione e cura delle patologie.

Comunicato stampa

Trento 12.05.2024

Nella giornata internazionale delle Ostetriche che si è celebrata il 5 maggio e contestualmente alla giornata internazionale dell’Infermiere che si celebra il 12 maggio, Giuseppe Varagone Segretario Generale della UIL FPL Sanità, interviene per rammentare l’importanza di queste due figure Sanitarie, fondamentali per la ricerca, prevenzione e cura delle patologie.

L’infermiere di oggi è un professionista con un profilo professionale e un codice deontologico ben definito. Sebbene in passato l’infermiere fosse considerato principalmente un esecutore degli ordini medici, oggi la sua figura è molto più complessa e coinvolge una vasta gamma di competenze e responsabilità. Ecco alcuni aspetti chiave riguardanti l’infermiere moderno: Il percorso formativo per diventare infermiere prevede una laurea a ciclo breve (3 anni) che richiede il conseguimento di 25 esami a tema medico e un tirocinio pratico nelle corsie ospedaliere e sul territorio, della durata di circa 1500 ore. Al termine dei tre anni, lo studente deve superare l’esame di stato per essere abilitato alla professione e discutere una tesi di laurea. Una volta iscritto all’Ordine delle Professioni Infermieristiche, l’infermiere agisce in modo consapevole, autonomo e responsabile. Le sue azioni si realizzano nell’ambito della pratica clinica, dell’organizzazione, dell’educazione e della ricerca. L’infermiere promuove la cultura della salute, favorisce stili di vita sani e si impegna nella tutela ambientale. Inoltre, riconosce il valore della ricerca scientifica e partecipa a percorsi di ricerca in ambito clinico assistenziale, organizzativo e formativo. L’infermiere si pone come agente attivo nel contesto sociale in cui esercita, promuovendo la cultura del prendersi cura e della sicurezza.
In sintesi, l’infermiere di oggi è un tesoro dell’assistenza e della cura alla persona, un tassello fondamentale della catena della salute, e una figura dalle elevate competenze professionali che ogni
giorno studia e si adopera per garantire le migliori tecniche e procedure secondo le più recenti evidenze scientifiche.
Idem per le Ostetriche, La Giornata Internazionale dell’Ostetrica è un appuntamento importante che mette al centro il valore sociale e sanitario dell’ostetrica, nonché il ruolo chiave nella tutela e nella promozione della salute della donna in tutto il suo ciclo vitale. Questa giornata viene celebrata ogni
anno il 5 maggio e offre l’opportunità di riflettere sull’importanza del lavoro svolto dalle ostetriche in tutto il mondo. Il Lavoro delle ostetriche, promuovere la salute delle donne e dei neonati e sensibilizzare l’opinione pubblica su questioni importanti legate alla maternità e alla salute femminile. Come UIL FPL continueremo a farci portavoce per: Implementare i servizi ostetrici,

Assunzioni e stabilizzazioni, incremento sul territorio dell’Ostetrica di Comunità, Indennità di specificità Ostetrica e Riconquista dei peculiari ambiti di competenza.
Le competenze dell’Ostetriche e degli Infermieri si basano su conoscenze validate dalla comunità scientifica, e si impegnano a garantire la qualità e la sicurezza delle attività. Partecipano entrambi ad attività di formazione e adempie agli obblighi derivanti dal programma di Educazione Continua in Medicina (ECM).
Continua Varagone , la nostra preoccupazione è il fatto che sia a livello Nazionale che nella nostra Provincia si investa ancora poco sia per un giusto riconoscimento economico che normo giuridico . Inoltre chiediamo pene più certe per chi aggredisce un Sanitario durante il proprio servizio. Ricordo il fatto che su tutto il territorio Nazionale mancano circa 65.000 mila infermieri e di questi la maggior carenze è al Nord, mentre per quanto riguarda le Ostetriche ne mancano circa 8000.
Ci auspichiamo che, chi di competenza nei mesi avvenire intervenga per cambiare rotta, altrimenti il rischio di chiusura di servizi emergenziali che ambulatoriali verranno chiusi per carenza di personale.

f/to Segretario Generale della UIL FPL Sanità del Trentino Giuseppe Varagone

 

Scarica il pdf: 11.05.2024 Giornata mondiale dell’infermire e ostetriche 2

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14 Mag
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CISL FP e UIL FPL EE.LL. 8.05.2024 INCONTRO CON IL PRESIDENTE E GIUNTA DEL CAL

CISL FP e UIL FPL EE.LL. 8.05.2024 INCONTRO CON IL PRESIDENTE E GIUNTA DEL CAL

Trento: “Le criticità che oramai da anni denunciamo ed attanagliano lavoratrici e lavoratori, a tutti i livelli d’inquadramento di Comuni e Comunità di Valle, impone un cambio di strategia e azioni concrete e una politica per arginare il flusso in uscita del personale . Si parta dalla condivisione d’intenti e dialogo propositivo grazie anche al confronto avvenuto oggi con il Presidente e Giunta del CAL”. Queste le parole dei Segretari Provinciali di CISL FP Beppe Pallanch e UIL FPL EE.LL. Andrea Bassetti alla fine della partecipazione presso il Consorzio dei Comuni Trentini.
Quanto rappresentato, lo scorso 4 aprile, all’Assessore Zanotelli, ha ricevuto oggi una prima apertura dopo 10 anni di mancati dialoghi con la Presidenza del CAL, lo riconosciamo, ma necessario che dalle parole si passi ai fatti perché ormai siamo in piena “crisi del sistema e vocazionale ” da parte di chi non trova attrattività negli enti locali Trentini.
“Accogliamo con rinnovata voglia di trovare soluzioni condivise, dato il nuovo approccio di chi rappresenta la parte politica degli Enti Locali” – continuano i Segretari di CISL FP e UIL FPL EE.LL – “ Abbiamo illustrato una situazione conosciuta bene anche dai Sindaci e che non lascia interpretazione, ma solo chiara e cruda verità: l’erogazione dei servizi sul territorio è in forte rischio: servizi di sicurezza territoriale e manutenzione , finanziari, tecnici, amministrativi segreteria generale, infanzia, sociali e di assistenza domiciliare, sono i pilastri degli enti locali, attraverso i quali tutti i giorni professionisti del pubblico impiego trentino erogano servizi ai cittadini; fino ad oggi, ma domani? Se i concorsi continueranno ad andare deserti, se le posizioni in organico non troveranno copertura, se non si riuscirà ad efficientare la “macchina comunale”, attraverso scelte coraggiose, per un repentino cambio di rotta, tutto questo sarà il prossimo futuro che attende la patria dell’autonomia.
Ricordiamo che la politica è chiamata a dare risposte ai cittadini, lavoratrici e lavoratori, che faticano ogni giorno a sostenere carichi di lavoro sopra soglia all’interno dei propri servizi, talvolta lasciati a gestire situazioni ben oltre le proprie competenze, urgenti misure che garantiscano l’attrattività dei giovani, velocizzando i sistemi di lavoro agile centralizzando gli accordi a beneficio d’attivazione immediata di tutte le amministrazioni Trentine.
Siamo in prossimità della Legge d’Assestamento, che per noi dovrà garantire aumentate risorse certe e aggiuntive come da protocollo 2023 sul Settore delle Autonomie Locali, per aggiornamenti consistenti della materia indennitaria e remunerazione delle prestazioni, a beneficio di tutte le figure interessate che operano a vario titolo all’interno dei Comuni e Comunità di Valle.
Come CISL FP e UIL FPL EE.LL., non ci siamo mai tirati indietro ed abbiamo rinnovato la nostra disponibilità al dialogo, alla condivisione delle strategie per la necessaria ricerca di soluzioni alle criticità sul settore, ma la situazione emergenziale deve avere tempi e risposte certe; in assenza di quanto sollecitato, non potremo attendere oltre.

CISL FP Trentino                     UIL FPL EE.LL

Giuseppe Pallanch                    Andrea Bassetti

 

Scarica il pdf: Comunicato CISL FP e UIL FPL EE.LL. – INCONTRO PRESIDENTE E GIUNTA DEL CAL – 9.05.2024

 

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14 Mag
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Housing sociale e Area Sequenza Trento Nord

Housing sociale e Area Sequenza Trento Nord

Comunicato stampa UIL del 8.5.2024:
Housing Sociale in Area Sequenza a Trento Nord– La Uil: attenzione a non fare passi falsi con uno sbilanciato beneficio a favore dei privati rispetto alla collettività più bisognosa.

La UIL si inserisce nel dibattito relativo al Progetto Sequenza di Trento Nord, per non lasciare che esso verta esclusivamente sulla qualità e sulle scelte architettoniche, che già hanno aperto una grande discussione in consiglio comunale e nell’opinione pubblica, ma per spostare l’attenzione relativamente all’annuncio di una possibile messa a disposizione di 200 alloggi di quelle Torri attraverso l’Housing Sociale. Quest’ultimo sistema permette l’affitto a canone moderato per le famiglie non abbastanza ricche per un acquisto della casa – visto pure l’aumento del costo dei mutui – , ma non così povere per un eventuale accesso all’edilizia sociale, negli ormai pochissimi alloggi ITEA o comunali ancora disponibili.
I sindacati e la Uil in particolare chiedono, dal 2018, l’attivazione di un nuovo piano di Social Housing in Trentino, dato l’esaurimento del Fondo che ha prodotto poco più di 500 alloggi con Cassa Depositi e Prestiti, Cassa del Trentino e Finint, richiesta che solo col nuovo Assessore Marchiori pare rientrare finalmente nelle volontà della Giunta Fugatti.
L’auspicio è che con gli stessi attori e magari con l’aggiunta di nuovi investitori, e con il coordinamento della “nuova” SGR provinciale Euregio Plus, finalmente possa decollare una nuova iniziativa a favore della classe medio bassa.
Ci si augura che l’annuncio di costruire anche alloggi a canone moderato non sia solo il grimaldello comunicativo e strumentale per far passare anche la collaterale, e ben più profittevole attività immobiliare destinata alla clientela più benestante, con l’ulteriore pericolo di vedere realizzata e conclusa prima quest’ultima parte dell’iniziativa rispetto a quella a maggiore valenza sociale. Per la Uil sarà bene che intanto la Giunta Provinciale deliberasse un rapido decollo di un nuovo Piano di alloggi ad affitto a canone moderato, verificando subito costi e tempi delle diverse ipotesi/proposte di convenzione di Housing sociale, tenendo conto in primis delle possibili molteplici ristrutturazioni di edifici pubblici e privati in stato di abbandono sul territorio.
Inoltre ci pare importante che le autorità comunali e provinciali e l’opinione pubblica vigilino rispetto al rischio di vedere l’avvio di costruzioni e lavori urbanistici in area limitrofa con problemi di inquinamento i cui costi di risanamento ambientale non sono ancora imputati e di incerta attribuzione al pubblico oppure ai, medesimi, privati lanciatissimi tuttavia nei terreni a fianco. Non vorremmo assistere, come spesso accade, all’ennesimo danno a carico delle casse pubbliche e beneficio dei profitti ai soliti noti “privati”.

Segretario generale UIL del Trentino
Walter Alotti

 

Scarica il pdf: Housing sociale a Area Sequenza 08 05 2024 mod

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