11 febbraio 2020 – Trentino, Corriere del Trentino

«Bonus bebè, i risparmi per il lavoro femminile»

TRENTO. Sono 8 i milioni che la Provincia risparmierà sospendendo l’erogazione del bonus bebè per il primo anno di vita del bambino e lo sconto sulle rette degli asili nido: entrambe le misure verranno sostituite con gli analoghi provvedimenti dello Stato. Sono risparmi di spesa che, per Cgil Cisl Uil, devono restare vincolati al sostegno alle famiglie trentine. Lo ribadiscono Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, mentre la IV Commissione provinciale ieri ha approvato la proposta di delibera della giunta sulla non compatibilità e non cumulabilità delle misure statali e provinciali. “Pretendiamo precisi impegni dalla giunta provinciale e dal presidente Fugatti. Gli 8 milioni risparmiati dovranno essere indirizzati al sostegno dell’occupazione delle donne, aumentando le deduzione per il reddito da lavoro femminile. Così si mette in atto una strategia di medio-lungo termine che incentiva la nascita di nuove famiglie e l’allargamento di quelle attuali”, dicono i sindacati, che insistono anche sulla necessità di aprire un confronto di merito con l’esecutivo, che fino a questo momento sui temi del welfare è stato del tutto assente. “Le nostre richieste sono cadute nel vuoto, evidentemente la giunta ha preferito non misurarsi con chi rappresenta gli interessi di migliaia di lavoratori, pensionati e cittadini. Crediamo che solo con un serio confronto si possono costruire provvedimenti realmente efficaci a vantaggio di tutta la collettività. Confidiamo che il 9 marzo quando il presidente Fugatti ha programmato il primo incontro con i sindacati dopo mesi, si possa discutere di questi temi per dare risposta ai bisogni delle famiglie”.

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