03 maggio 2022 – Corriere del Trentino

«Bonus bollette, la giunta mente: saranno escluse 15 mila famiglie» La denuncia dei sindacati: «Esclusi i nuclei più fragili»

TRENTO Apparentemente è solo un tecnicismo, ma nei fatti rischia di tagliare fuori dal bonus bollette circa 15.000 nuclei familiari. Questa è la stima che fanno i sindacati Cgil, Cisl e Uil, che parlano di «ennesima presa in giro» da parte della giunta provinciale.
Prima di entrare nel dettaglio, riepiloghiamo brevemente le misure varate da Piazza Dante, che ha stanziato 25 milioni per supportare le famiglie ad affrontare i rincari dell’energia. Alle famiglie con Icef inferiore a 0,40 che già accedono all’assegno unico provinciale — in particolare alle quote A (sostegno al reddito) B1 (famiglie con figli), B3 (famiglie con disabili) e C (natalità) — il bonus sarà erogato in automatico sui conti correnti: il contributo (una tantum) sarà di 300 o 400 euro a seconda dei valori Icef. Per gli altri nuclei familiari ci sono specifici requisiti da rispettare e va presentata una domanda. Ma tornando alla prima categoria di famiglie «la giunta mente spudoratamente e rischia di prendere in giro migliaia di famiglie che oggi non riescono a far fronte alle bollette».
Perché? Si utilizzerebbero criteri più restrittivi. «Anche nella comunicazione istituzionale — denunciano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, in ordine Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti — omette di dire che quel valore Icef viene ricalcolato sulla base di valori molto più restrittivi. Vengono infatti utilizzati i criteri per la determinazione della condizione economica della quota A, quella, per semplificare, riferita ai nuclei in stato di povertà». L’«inganno» sarebbe contenuto nel testo della delibera che oggi verrà discussa nella quarta commissione provinciale: l’approvazione definitiva da parte della giunta è prevista per venerdì. «Così di fatto solo le famiglie con un Icef standard familiare intorno a 0,25 potranno beneficiare del ristoro in automatico. Tutte le altre saranno escluse anche dalla possibilità di presentare una nuova domanda anche nel secondo canale previsto dalla delibera». Secondo i calcoli dei sindacati, su circa 40.000 domande presentate ogni anno per l’assegno unico provinciale, solo tra 15 e 18.000 famiglie riceveranno il bonus per il caro bollette in automatico. «Stimando le domande sovrapposte per quote diverse ed escludendo i nuclei percettori di quota A che dovranno comunque dichiarare di non ricevere i bonus statali, potrebbero essere quasi 15mila i nuclei famigliari percettori di assegno unico completamente esclusi dal bonus energia provinciale», spiegano i tre segretari. «In pratica — concludono — si tratta di una lotteria in cui pochissimi alla fine potranno ricevere il bonus. Altro che 70mila famiglie coperte dal nuovo intervento. Considerate le scadenze previste e i requisiti, forse saranno 30mila i nuclei che ne beneficeranno».

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