25 marzo 2022 – Corriere del Trentino

Caro bollette, bonus automatico per le famiglie con assegno unico

TRENTO Si fanno più chiari i contorni del provvedimento pensato dalla giunta provinciale per aiutare le famiglie ad affrontare il caro bollette. Per i nuclei familiari che percepiscono già l’assegno unico provinciale il bonus scatterà in automatico: il sostegno va dai 300 ai 400 euro. Mentre tutte le altre famiglie, a patto che abbiano determinati prerequisiti, dovranno presentare una domanda attraverso un canale online: in questo caso il bonus va dai 200 ai 250 euro. Un aiuto è in arrivo anche per le imprese: la Provincia si prepara a pubblicare un bando per incentivare l’installazione di impianti fotovoltaici con una copertura della spesa del 30 per cento da parte dell’ente pubblico.
Le misure sono state presentate ieri alle tre organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil dagli assessori provinciali Mario Tonina e Achille Spinelle. Il provvedimento sarà pre-adottato oggi dalla giunta e poi sarà oggetto di confronto con il Consiglio delle autonomie locali e le commissioni consiliari: fra una ventina di giorni dovrebbe essere approvato in via definitiva.
Come già annunciato nei giorni scorsi la Provincia stanzierà fino a 25 milioni di euro a supporto delle famiglie, solo per le spese sostenute nel primo trimestre. Si stima che siano circa 60-70.000 i nuclei familiari che potranno beneficiare degli aiuti. Che saranno ricevuti in due modalità diverse, a seconda della situazione economica. Ci sono però due condizione di base per tutte le famiglie: non aver ricevuto il bonus energetico dello Stato ed essere residenti da 10 anni in Trentino, altrimenti non si ha diritto al beneficio provinciale.
Entriamo ora nel dettaglio. Il bonus scatterà in automatico per tutti coloro che percepiscono l’assegno unico provinciale (quote A, B e C), ossia per circa 35-40.000 nuclei familiari. Questi riceveranno un bonus di 400 euro se hanno un Icef fino a 0,30 oppure uno di 300 euro se hanno un Icef compreso fra 0,30 e 0,40.
Per chi non riceve l’assegno unico provinciale è prevista invece una procedura informatica: le famiglie dovranno presentare domanda attraverso un apposito canale online. Chi può farne richiesta? Ci sono essenzialmente tre prerequisiti (oltre a quello base): si deve avere un contratto di fornitura di energia elettrica e/o gas, non si deve avere depositi bancari superiori a 15.000 euro nel primo trimestre 2022 e non si deve avere una seconda casa con valore Imu superiore a 50.000 euro. Chi rispetta questi tre prerequisiti potrà fare domanda, inserendo alcuni dati molti simili a quelli Icef su una specifica piattaforma online. Dopodiché saranno erogati due tipi di bonus: uno di 250 euro ai nuclei composti da una o due persone con un reddito annuo lordo inferiore a 15.000 euro, ai nuclei formati da tre componenti con un reddito annuo sotto i 20.000 euro e ai nuclei di quattro componenti con un reddito annuo inferiore a 30.000 euro; invece riceveranno un bonus di 200 euro i nuclei composti da una o due persone con un reddito annuo tra i 15 e i 25.000 euro, quelli formati da tre componenti con un reddito fra i 20 e i 35.000 euro e quelli di quattro componenti con un reddito tra i 30 e i 55.000 euro. I sindacati si ritengono soddisfatti della portata finanziaria del provvedimento, ma chiedono misure strutturali per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie, come la deduzione ai fini dell’addizionale regionale all’Irpef fino a 20.000 euro (oggi è a 15), l’indicizzazione al costo della vita delle misure provinciali di welfare e l’innalzamento della deduzione dei redditi da lavoro femminile ai fini Icef fino a 15-20 euro annui.

 

Scarica il pdf: bollette ART 250322 2