19 ottobre 2016 – Corriere del Trentino

Cassa integrazione calo di 51.000 ore – Rapporto mensile Uil

Rapporto Uil sulla cassa integrazione: le ore autorizzate in Trentino ad agosto sono state 243.881, 192.866 a settembre (-20,9%).
Quella ordinaria registra un -55,2%, quella in deroga -82%, mentre la straordinaria cresce di 200,8 punti.

Scarica il pdf: cassa-integrazione-art-191016

 

 

 

 

Presentazione 9° Rapporto UIL su Cassa Integrazione

Nel mese di settembre, sono state autorizzate circa 41 milioni di ore di cassa integrazione (di cui 25,8 milioni per la CIGS, 9,4 milioni per la CIGO e 5,5 milioni per la DEROGA), posizionandosi questo mese, come il quarto dall’inizio della crisi, per minor numero di ore.

Rispetto al mese di agosto, l’incremento (+29,8%) sembra essere fisiologico. Cresce, tra un mese e l’altro, soprattutto la CIGS (+36,1%), seguita dalla CIGO (+20,5%) e dalla DEROGA (+20%).

Il Nord è la macro area che raccoglie il maggior numero di ore autorizzate (21,6 milioni), ma in termini di variazioni percentuali rispetto al mese di agosto, l’incremento (che interessa indistintamente tutte e tre le macro aree), è significativamente più forte nel Centro (+85,8%) a cui segue il Mezzogiorno (+34,5%) ed il Nord (+10%).

Crescita che investe 10 Regioni e la Provincia autonoma di Bolzano, ma è in Basilicata il maggior aumento (+1.476,5%). A livello provinciale, sono due i territori a caratterizzarsi per l’incremento maggiore: Vibo Valentia e Reggio Calabria (che passano dalle “zero” ore richieste ad agosto, a, rispettivamente, oltre 9 mila e oltre 4 mila ore autorizzate a settembre).

Dall’analisi condotta per settori produttivi, è l’industria che continua ad assorbire, anche a settembre, più cassa integrazione: 32 milioni di ore che rappresentano il 78,6% del totale mensile.

Diversamente, la caduta del 33,6% rispetto al mese di settembre 2015 è anche, e forse soprattutto, dovuta alle misure più restrittive assunte con le due ultime riforme del lavoro sugli ammortizzatori sociali. La flessione registrata ha investito indistintamente le tre gestioni (con il calo più vistoso della deroga che è scesa del 54,7%, seguita dall’ordinaria con – 49,1% e straordinaria con -15,8%) e le diverse macro aree del Paese (-46,3% nel Mezzogiorno, -37,4% nel Nord e -11,9% nel Centro). Crollo della cassa integrazione in tutte le Regioni, con le uniche eccezioni della Basilicata (+88,1%) e del Lazio (+6,4%).

Nel periodo gennaio-settembre 2016, le ore autorizzate sono state complessivamente 462,6 milioni, con una diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2015, dell’11,6%. Flessione delle ore di cassa integrazione si è registrata sia per la Deroga (-35,4%) che per la CIGO (-30,3%), mentre la straordinaria ha subito un aumento (+3,9%) pur di fronte a paletti più stringenti sull’utilizzo della stessa che non fa certo ben sperare.

In valori assoluti, la CIGS ha assorbito 308,9 milioni di ore, la CIGO 108 milioni e la DEROGA 46 milioni di ore di cassa integrazione.4 le Regioni investite dalla crescita: Valle d’Aosta (+40,4%), Calabria (+9,2%), Toscana (+5%) e Campania (+4,7%). In Emilia Romagna, le ore restano invariate rispetto ai 9 mesi del 2015.

Il vero rischio, preoccupante, è che molte aziende stiano optando per la scelta più dolorosa: la riduzione del personale. Ecco perché i recenti provvedimenti del governo, come la modifica migliorativa ma parziale del Jobs Act, devono essere considerati solo un primo intervento cui dovranno seguire scelte più radicali.

                                                                       Guglielmo Loy – Segretario Confederale UIL                        

Ottobre 2016 (rapporto curato da Antonella P.) 

Nel link l’analisi completa:  L’analisi UIL in pdf