l’Adige – 05 settembre 2023

Consumi. «Fondamentale adeguare gli stipendi»

TRENTO – Non sarà un autunno roseo quello che attende le famiglie anche in Trentino che da oltre un anno combattono contro il caro vita e il crollo del potere d’acquisto. A dirlo sono i sindacati che ricordano come i rincari abbiano inciso «soprattutto sulla spesa alimentare e sui servizi, in particolare ristorazione e ricettivo». «Per questa ragione – l’analisi dei segretari di Cgil, Cisl e Uil Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti – le famiglie sono più povere rispetto ad un anno fa». Una situazione che può ulteriormente peggiorare se si conferma le previsioni di rallentamento dell’economia, che avrà effetti anche in termini di occupazione.

«In questo quadro – attaccano i sindacati – riteniamo sconcertante la scelta della giunta provinciale di andare contro i nuclei familiari con la decisione di calcolare ai fini Icef, per tutti i sostegni provinciale e le agevolazioni fiscali, l’assegno universale nazionale. Una decisione che per molte famiglie vorrà dire tariffe più alte, assegno unico provinciale più magro e addirittura, in alcuni casi, la perdita del beneficio. Al contrario sarebbe stato importante fare come ha fatto il governo Meloni indicizzando l’Icef all’inflazione e adeguando le misure di sostegno. In Trentino l’assegno unico provinciale non cresce e dunque non recupera l’inflazione, così come mancano risposte sulle politiche per la casa».
C’è poi il tema dei salari, ormai inadeguati all’aumento dell’inflazione, a causa dei mancati rinnovi contrattuali. «Oltre la metà dei dipendenti in provincia ha un contratto scaduto, nazionale o provinciale. Gli aumenti segnalati da Assoutenti dimostrano che in diversi settori, però, le imprese si sono difese dall’inflazione ritoccando verso l’alto i listini – ricordano Grosselli, Bezzi e Alotti -. In pratica hanno scaricato gli aumenti sui consumatori, aumentando redditività, ma senza redistribuire sui dipendenti. In questa fase di stallo dei tavoli contrattuali la politica a livello provinciale e nazionale deve fare di tutto per favorire il confronto e arrivare a rinnovi adeguati».

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