2 novembre 2016 – Trentino

Contratto pubblici, Rossi trova i soldi

Nel bilancio dell’esecutivo anche delle buste paga più «pesanti» per venire incontro alle richieste dei sindacati

Torna oggi in giunta provinciale per l’approvazione una manovra finanziaria che sta assumendo contorni sempre più definiti. C’è però una novità: nelle ultime ore l’esecutivo del presidente Ugo Rossi avrebbe trovato risorse ulteriori per venire incontro alle richieste dei sindacati per l’atteso rinnovo del contratto dei pubblici dipendenti. 

Si tratta di uno dei temi aperti nel bilancio, quello di vedere se si possono accorciare, o meno, le distanze tra quanto chiedono i sindacati rispetto al rinnovo del contratto del settore pubblico.

In altre parole il bilancio vuole chiudere la contrattazione per i dipendenti ed ora la possibilità che ci siano risorse ulteriori è tutt’altro che peregrina.

Di recente questo ritocco ulteriore, con grande scorno da parte di Cgil e Cisl (la Uil era apparsa più morbida) era stato escluso dai vertici provinciali: per i rinnovi la giunta provinciale aveva messo sul tavolo infatti 56,1 milioni di euro per il 2016.

La cifra prevista per il prossimo anno era inizialmente fissata a 64,9 milioni di euro. Il tutto si sarebbe tradotto in una busta paga mediamente più pesante nell’ordine degli 80/90 euro lordi: cifre queste riferite ad una qualifica base.

La previsione era aumentata nell’assestamento di bilancio approvato dalla giunta provinciale in settembre: in quel passaggio, sui 213 milioni complessivi della manovra, si erano trovati ulteriori 9 milioni da destinare al rinnovo dei contratti.

Ai sindacati, in quell’occasione, il governatore Rossi aveva fatto sapere di non avere intenzione di superare uteriormente questo budget, incassando per l’appunto le critiche del sindacato.

Tra le pieghe della manovra, tuttavia, anche probabilmente per le buone e recenti notizie arrivate da Roma, dal ministero delle Finanze la situazione potrebbe cambiare: un quadro economico a tinte meno fosche anche per le casse dell’autonomia si tradurrà, a quanto sembra, anche in busta paga più pesanti per i dipendenti degli enti pubblici.

Per il resto il presidente della Provincia Rossi aveva già anticipato che la manovra provinciale conterrà detrazioni sull’ addizionale Irpef per le famiglie già dal primo figlio, per un importo totale di circa 15 milioni di euro che andranno ad aggiungersi all’esenzione dall’addizionale in vigore dal 2016 per i redditi inferiori a 20 mila euro (che vale circa 24 milioni).

Resterà invece inalterato il budget di sgravi Irap per le imprese (circa 200 milioni) ma con sconti più legati ai premi di produttività.

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