8 febbraio 2017 –  Trentino

trattative per 6 mila dipendenti

Contratto sanità, si riparte da capo

Scaduti i termini sulla proposta preliminare: tutto da rifare

Sul fronte (complicato e caldissimo) del nuovo contratto della sanità si riparte da capo. Sono scaduti ieri infatti i termini dell’accordo preliminare raggiunto a fine dicembre dalle sigle sindacali ma con la presa di distanza, su alcuni punti, di Uil e Nursing Up, questo significa che il dibattito dovrà cominciare nuovamente (e si annuncia tutto in salita) vista la distanza che si è creata tra le diverse sigle sindacali in merito ai contenuti del contratto. In particolare le divergenze tra le parti sociali riguardano gli aumenti contrattuali e la loro distribuzione tra le varie categorie professionali, in un comparto in cui sono impiegati circa 6 mila lavoratori dipendenti.

La vicenda è arrivata nei giorni scorsi anche in consiglio provinciale, con un’interrogazione del consigliere proviciale Walter Viola che chiedeva conto di questa situazione e delle responsabilità che hanno portato alla paralisi delle trattative.

La scadenza dei termini di ieri non è stata comunque una sorpresa, visto che già a metà gennaio i rappresentanti di Uil e Nursing Up non si erano presentati al tavolo delle trattative con Apran spiegando con una lettera che non c’erano margini di trattativa vista la distanza della proposta contrattuale rispetto alle aspettative dei lavoratori rappresentati dalle due sigle sindacali. Una situazione che si poteva leggere anche fra le righe dei comunicati inviati distintamente da tutti i sindacati il 28 dicembre scorso, per rivendicare (ognunoamodosuo)iterminiei meriti di un accordo già allora traballante.

Scarica il pdf: sanità ART 080217