28 marzo 2017 – Trentino

Coop chiede aiuto a Sait, ma il dissenso cresce

Ispettori del consorzio nei punti vendita dell’Alto Garda: «Analisi commerciale»

C’è chi teme il commissariamento. Contratto integrativo: un’altra fumata nera

Si apre un altro fronte dissidente in Coop Alto Garda dove sembra che comincino ad esserci dei malumori anche nello zoccolo duro della Cooperativa, tra i capi negozio e gli assistenti, che fino ad ora erano stati sostenitori della linea dirigenziale. Mentre nella giornata di ieri i vertici di Coop tornavano al tavolo delle trattative con i sindacati di categoria Cgil Filcams, Cisl Fisascat e Uiltucs per cercare di riscrivere il contratto integrativo in scadenza al 31 di marzo si fa largo il sentore che all’interno di Coop i rapporti si stiano complicando.

La causa scatenante potrebbero essere i recenti sopralluoghi degli ispettori e del direttore di Sait che proprio in questi giorni hanno battuto e perlustrando i vari punti vendita locali. Il sospetto espresso anche dai sindacati è quello di un possibile «commissariamento» della Cooperativa che dopo 40 anni di storia cederebbe il completo affidamento dell’assistenza tecnica e commerciale al Sait. Che Sait sia giunta in zona lo conferma la stessa Coop con una breve nota diffusa a seguito dell’incontro di ieri con i sindacati di categoria. «In questi giorni è stato chiesto a Sait – si legge nella nota stampa – un intervento per fare un’analisi puntuale della rete commerciale, del contesto competitivo in cui siamo inseriti e per un supporto della Cooperativa in un’ottica di efficientamento e creazione di politiche commerciali ad hoc».

Anche i sindacati, delusi per l’ennesima fumata nera, si sono accorti di una sorta di irritazione che si sta diffondendo tra i capi negozi di Coop Alto Garda. «Di concreto sappiamo ben poco ha ammesso Mirko Carotta di Cgil ma sembra che ci sia la volontà di Coop di affidarsi completamente a Sait e questo avrebbe messo in fibrillazione i capi negozio». Secondo Carotta, se questo fosse vero si capirebbe anche la volontà di Coop di continuare a legare l’integrativo all’utile di bilancio. «Potrebbe spiegare continua il sindacalista di Cgil perché la posizione di Coop continua a fissare la quota di integrativo pari a 35 euro al mese agli utili di bilancio». Per Lamberto Avanzo di Cisl è certo che Sait sia entrata nei vari negozi della Cooperativa altogardesana. «Sappiamo che qualche ispettore Sai e il direttore sono andati nei vari punti vendita per delle non meglio precisate verifiche». La trattativa intanto ristagna. «Ci ritroveremo mercoledì mattina ha precisatoAvanzo e probabilmente anche venerdì (ultimo giorno di integrativo) dove cercheremo di arrivare a un accordo anche a fronte di nuovi dati che potrebbero emergere dalla riunione del Cda di giovedì 30 marzo». Per la Cooperativa altogardesana il momento è particolarmente delicato e il nuovo fronte dissidente, se confermato, sarebbe un’ulteriore gatta da pelare soprattutto ricordando la possibile fuoriuscita da Sait lasciata intendere, mesi fa, dalla stessa presidente Chiara Maino.

Scarica il pdf: Coop ART 280317