28 febbraio 2020 – Trentino, Corriere del Trentino

Coronavirus. Imprese e sindacati: «Danni enormi, primi licenziamenti»

Economia. L’allarme soprattutto sul fronte del turismo: tantissime disdette

TRENTO. Gli alberghi registrano disdette delle prenotazioni che superano il 50 per cento (con una grande incidenza delle gite scolastiche). Va addirittura peggio ai ristoranti con un calo del 100 per cento degli eventi organizzati e del 50 per cento della clientela individuale. Sono i dati con cui il presidente di Confcommercio del Trentino, Giovanni Bort, lancia l’allarme chiedendo alla Provincia di creare con urgenza un tavolo di concertazione per analizzare la situazione (e la sua evoluzione) e adottare le misure necessarie per sostenere l’imprenditoria trentina che si trova ad affrontare un colpo molto duro.
Le richieste
Tra le richieste che Bort ha sottoposto con un documento indirizzato al governatore Fugatti e agli assessori Failoni (turismo), Spinelli (economia) e Zanotelli (agricoltura) ci sono l’esenzione temporanea dal versamento dei tributi; la creazione di un fondo per indennizzare gli imprenditori più colpiti (come l’esercente di Fai che ha subito la chiusura per 14 giorni a causa del turista positivo nel suo locale); indennizzi per le imprese danneggiate dagli eventi mancati, una moratoria sui mutui e forme di sostegno ai lavoratori in caso di perdita, anche temporanea, del posto di lavoro.
Sindacati e lavoratori
Sul tema sono intervenuti anche i sindacati, con una nota diffusa ieri pomeriggio dalle sigle provinciali del commercio: «Il turismo non è fatto solo di aziende, ma anche di migliaia di lavoratori e lavoratrici che tutti i giorni lavorano in questo settore. L’effetto coronavirus e le disdette di molte prenotazioni, rischiano di avere un impatto pesantissimo sulla tenuta dell’occupazione. È ora che se ne parli e soprattutto che si agisca per tutelare questi dipendenti, moltissimi dei quali hanno contratti stagionali». A lanciare l’allarme, in una nota, sono i segretari di Filcams, Fisascat e Uiltucs del Trentino, che chiedono subito la convocazione di un tavolo con gli assessori competenti, Achille Spinelli e Roberto Failoni, l’Agenzia del lavoro, l’Inps, le associazioni datoriali e il Fondo di solidarietà trentino. «Comprendiamo la preoccupazione e la necessità di Piazza Dante di agire per evitare la diffusione del virus influenzale anche sul nostro territorio. Pretendiamo però altrettanta attenzione per tutelare l’occupazione e il reddito dei lavoratori. Ci sembra che su questo fronte, invece, ci sia troppa distrazione», dicono Paola Bassetti, Lamberto Avanzo e Walter Largher. Gli strumenti secondo i sindacati ci sono, basta renderli fruibili subito. «In Trentino c’è il Fondo di solidarietà territoriale, che prevede la cassa integrazione sia per i lavoratori a tempo indeterminato sia gli stagionali di tutti i settori e anche per assenze limitate nel tempo. Non servono come lascia trasparire l’assessore Spinelli strumenti o soluzioni straordinarie, basta usare al meglio quanto già di buono abbiamo costruito». Ai sindacati stanno già arrivando comunicazioni di risoluzioni anticipate dei contratti illegittime dal punto di vista contrattuale, quindi si legge nella nota -«è necessario muoversi con rapidità per dare informazioni complete e tutelare i lavoratori».

Scarica il pdf: turismo ART 280220 3