13 marzo 2021 – Corriere del Trentino

Disoccupazione al 5,4%, crescono anche i Neet «Restare in zona gialla non ha prodotto nulla»

Rispetto al 2019, nel quarto trimestre del 2020 i disoccupati in Trentino salgono dell’1% raggiungendo quota 5,4% (sull’anno il dato medio raggiunge il 5,3%) e gli occupati scendono dell’1,4%. Lo dice la rilevazione Istat sulle forze di lavoro ripresa da Cgil, Cisl e Uil del Trentino che parlano di «quadro tutt’altro che rassicurante». In crescita anche il tasso di inattività, cioè la percentuale di persone che non lavorano né cercano lavoro (Neet): in un anno è cresciuto dal 27,8 al 28,9%. Per quanto riguarda l’occupazione, le persone con un impiego calano a 236 mila contro i 240 mila del dicembre 2019. Anche in questo caso è la componente maschile a segnare un ridimensionamento più accentuato da 132 mila del 2019 a 128 mila del 2020, mentre sul fronte femminile si perdono mille occupate, da 108 mila a 107 mila. «I tentativi di restare zona gialla ad ogni costo — sottolineano i sindacati — non hanno prodotto alcun risultato significativo per l’occupazione in Trentino. Infatti nel quarto trimestre del 2020 i dati su disoccupazione, occupazione e inattività sono tutti in peggioramento e, anche nel confronto con Bolzano, tutti gli indicatori vedono comunque l’Alto Adige in condizione migliore del Trentino». «Abbiamo appreso con sollievo — aggiungono i sindacati — della decisione del Governo di prorogare il blocco dei licenziamenti almeno fino al 30 giugno con il prossimo decreto Sostegni. Temiamo però che l’emergenza occupazionale continuerà in Trentino».

 

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