1 ottobre 2017 – Corriere del Trentino

Fedrigoni, tagli alle commesse Meno ordini di banconote. Stop ai tempi determinati

Il gruppo Fedrigoni starebbe affrontando una fase di difficoltà a causa di un abbassamento delle commesse dei prodotti cartacei.

Il problema nasce innanzitutto da Fabriano, ma è in espansione, come fa sapere Paolo Pierantoni, segretario generale della Uilcom Umbria. «Al momento a livello di gruppo sono state bloccati tutti i contratti a tempo determinato e inoltre si stanno smaltendo tutte le ferie. C’è infatti un problema di commesse: ci risulta che sia venuta a mancare un importante ordine per la produzione di banconote extra Ue. Inoltre la stessa Bce ha scelto di concentrare metà della produzione di banconote in Francia, ciò significa che in tutta Europa non ci saranno aste per il 100% della produzione di euro, ma solo per il 50%. Ci aspettiamo — aggiunge il sindacalista — che il governatore Mario Draghi faccia qualcosa per l’Italia».

Nel 2016 il gruppo Fedrigoni ha superato, per la prima volta, il miliardo di euro di fatturato. In particolare il segmento «Carta e Sicurezza» ha registrato un incremento dei ricavi del 7,7 per cento passando da 680,5 milioni di euro del 2015 a 732,7 milioni di euro del 2016.

«In questa fase — dice il segretario della Uiltec trentina Alan Tancredi — stiamo discutendo per il contratto di secondo livello. Certo che se invece subentrano simili problemi allora le cose si mettono diversamente. In Trentino Fedrigoni dà lavoro a oltre 500 dipendenti: questo tipo di scenari ci mettono in allarme. Ne parleremo di sicuro nel prossimo appuntamento, l’incontro di gruppo del 5 ottobre».

Scarica il pdf: Fedrigoni ART 011017