l’Adige – 03 luglio 2022

«Fuori luogo gli aumenti ai sindaci». Uil: Le indennità devono essere in linea con stipendi. Cgil: L’impiego pubblico va reso attrattivo

Per la Uil Fpl Enti locali gli aumenti delle indennità ai sindaci appaiono «fuori luogo», in particolare dopo il recente rinnovo contrattuale per il personale dei Comuni per il triennio 2019-2021. «Le indennità dei sindaci dovrebbero essere proporzionate alla media delle retribuzioni del proprio personale, per renderle più giuste ed in linea con gli “stipendi reali” che vengono erogati nel pubblico impiego -evidenzia Marcella Tomasi, segretaria provinciale Uil Fpl Lo stesso pubblico impiego che spesso viene tacciato di inefficienza a fronte di retribuzioni fantasmagoriche. Nulla di più falso, viste le cifre che girano. Questa Giunta anziché preoccuparsi di posizionare, e retribuire, i propri uomini (donne se ne vedono poche…) sul territorio, dovrebbe seriamente ragionare sulle esigenze dei trentini, sia dal punto di vista dei servizi che degli stipendi». Ricorda Tomasi che sul pubblico impiego si è in attesa di firmare definitivamente il Contratto collettivo provinciale 2019-2021 e tornare a trattare per il triennio 2022-2024. «È necessario rinnovare tutti i contratti collettivi conclude compresi quelli territoriali, per ridare nuovo slancio all’economia del nostro Trentino»
In merito all’organizzazione dei Comuni interviene Luigi Diaspro, segretario generale della Funzione Pubblica Cgil del Trentino. «Smart working, riordino geografico-amministrativo dei Comuni, rilancio del ruolo delle Comunità di valle e revisione dell’ordinamento professionale. Sono questi gli elementi su cui agire per far sì che geometri, ingegneri e architetti ricomincino a trovare attrattivo il lavoro nell’ente pubblico spiega È invece errato l’orientamento, ventilato dal Consiglio delle autonomie, di ricorrere ai professionisti esterni a partita Iva». Secondo la Funzione Pubblica Cgil non ci sono solo gli uffici tecnici, causa il Superbonus 110%, in sofferenza, perché manca in generale il personale. «La soluzione non può essere la maggiore esternalizzazione, che priva ulteriormente gli enti locali di professionalità e rischia di demotivare chi in quegli uffici lavora e si troverebbe a scrivere lettere di incarico anziché firmare progetti tecnici, per non parlare dei maggiori costi per le Comunità prosegue Diaspro Ma anche per mettere a terra i progetti del Pnrr, come dichiara lo stesso presidente Fugatti, il tema del piano straordinario di assunzioni deve andare di pari passo col rendere attrattivo l’impiego pubblico». Necessario, dunque, aumentare il personale, ma «rivalutando e migliorando l’esperienza delle fusioni e gestioni associate, troppo frettolosamente accantonata da questa Giunta provinciale in nome di un campanile che rischia di diventare sinonimo di inefficienza e inefficacia dei servizi pubblici, sanità, opere pubbliche che sia». Anche la Cgil puntualizza sugli aumenti ai sindaci. Parlando di attrattività dell’impiego pubblico, Diaspro evidenzia che «per tutto questo servono risorse». «Risorse conclude che evidentemente ci sono se si trovano per adeguare le indennità dei sindaci. È chiaro che i sindaci incontrano responsabilità sempre crescenti, ma al loro fianco le stesse crescenti difficoltà incontrano i lavoratori pubblici».

 

Scarica il pdf: ADIGE sindaci ART 030722