Domani sciopero generale di tutti i comparti privati per la sicurezza sul lavoro

Sconcerto per la tragedia di Suviana. Costruzioni e metalmeccanici si fermano per otto ore

Dalle 10 presidio delle lavoratrici e dei lavoratori sotto il Commissariato del Governo a Trento

La strage sul lavoro di Suviana è l’ennesima dimostrazione dell’urgenza di affrontare il nodo della sicurezza e della tutela della vita di chi lavora. Domani, 11 aprile, anche in Trentino come nel resto d’Italia lavoratrici e lavoratori del comparto privato incroceranno le braccia per quattro ore per lo sciopero indetto da Cgil e Uil. Quanto accaduto alla centrale idroelettrica emiliana sta scuotendo il mondo del lavoro. Dopo il comparto delle costruzioni anche in molte grandi aziende metalmeccaniche anche trentine le Rsu stanno estendendo la durata della protesta all’intera giornata. Per tutte le aziende senza sindacato interno Fiom e Uilm del Trentino estendono lo sciopero alle 8 ore. Sono escluse le aziende per i servizi essenziali che hanno già ricevuto indicazioni specifiche per astenersi dal lavoro solo le ultime 4 ore.

Alla mobilitazione aderisce anche il trasporto pubblico locale. Servizio urbano ed extraurbano scioperano dalle 13 alle 16. Nel trasporto ferroviario stop per il personale addetto alla circolazione dei treni dalle 9.01 alle 13.

Lavoratrici e lavoratori saranno in presidio sotto il commissariato del Governo a Trento, a partire dalle 10.

A febbraio in Trentino Inail ha registrato 1.451 infortuni sul lavoro di cui tre mortali. Gli infortuni sono cresciuti del 18% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Oltre 300 episodi riguardano stranieri.

Domani lavoratrici e lavoratori incroceranno le braccia anche per chiedere una riforma fiscale giusta. Lavoratori dipendenti e pensionati pagano oltre il 90% del gettito Irpef, mentre intere categorie economiche continuano a non pagare fino al 70% delle imposte dovute. L’evasione complessiva continua ad essere pari a 90 miliardi all’anno. La delega che il governo sta applicando invece di combattere l’evasione fiscale e contributiva introduce nuove sanatorie, condoni e concordati.

Trento, 10 aprile 2024

Giovedì 11 aprile sciopero generale per sicurezza sul lavoro e riforma fiscale

Si fermano per 4 ore i comparti privati. Le costruzioni incrociano le braccia per l’intera giornata A febbraio in Trentino 1.451 infortuni, il 18% in più. Tre le morti sul lavoro

Basta morti sul lavoro. Basta con la narrazione di un Paese dove va tutto. Le lavoratrici e i lavoratori di tutti i comparti privati, compresi quelli in appalto, giovedì 11 aprile scioperano per 4 ore. Nel settore edile lo sciopero sarà per l’intera giornata.
La mobilitazione è stata proclamata da Cgil e Uil e si inserisce in una serie di iniziative che andranno avanti per tutta la primavera.
Giovedì mattina a partire dalle 10 è in programma un presidio sotto il commissariato del Governo, in corso III Novembre a Trento.

Tra i motivi della protesta c’è la necessità, sempre più impellente, di combattere davvero le morti sul lavoro. A febbraio in Trentino Inail ha registrato 1.451 infortuni sul lavoro di cui tre mortali. Gli infortuni sono cresciuti del 18% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Oltre 300 episodi riguardano stranieri.

I sindacati pretendono che salute e sicurezza sul lavoro diventino un vincolo per poter esercitare l’attività d’impresa; bisogna cancellare le leggi che negli anni hanno reso il lavoro precario e frammentato; superare il subappalto a cascata e ripristinare la parità di trattamento economico e normativo per le lavoratrici e i lavoratori di tutti gli appalti pubblici e privati. E poi occorre rafforzare le attività di vigilanza e prevenzione, incrementando il personale dei servizi ispettivi.

Accanto ai controlli serve maggiore prevenzione e formazione. Non si può andare al lavoro senza una formazione adeguata. E sulla patente a punti i due sindacati chiariscono “serve uno strumento che blocchi le attività alle imprese che non rispettano le norme di sicurezza”. Allo stesso tempo l’obbligo di applicare i contratti nazionali firmati dalle organizzazioni più rappresentative e il rispetto delle norme sulla sicurezza come condizioni indispensabili per accedere agli incentivi pubblici.

Altro nodo irrisolto, anche in Trentino, è quello dei rappresentati dei lavoratori per la sicurezza, anche territoriali.

Giovedì lavoratrici e lavoratori incroceranno le braccia anche per chiedere una riforma fiscale giusta. Lavoratori dipendenti e pensionati pagano oltre il 90% del gettito Irpef, mentre intere categorie economiche continuano a non pagare fino al 70% delle imposte dovute. L’evasione complessiva continua ad essere pari a 90 miliardi all’anno. La delega che il governo sta applicando invece di combattere l’evasione fiscale e contributiva introduce nuove sanatorie, condoni e concordati. Inoltre non tassa gli extraprofitti, favorisce le rendite finanziare e immobiliari, il lavoro autonomo benestante e le grandi ricchezze.

Per i sindacati, invece, è necessario ridurre la tassazione sul lavoro dipendente e i pensionati, tassare le rendite e contrastare l’evasione.

Dopo giovedì sono in programma altre iniziative a livello nazionale e territoriale. Il 20 aprile a Roma ci sarà una manifestazione nazionale per il diritto alla salute e la difesa della sanità pubblica.

Trento, 8 aprile 2024

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