30 marzo 2021 – l’Adige
«Gli insegnanti fragili penalizzati»
«Sta accadendo una cosa “stravagante” per cui gli insegnanti in salute e giovani vengono vaccinati prima di quelli fragili: rivolgo un appello all’assessora Stefania Segnana e al governatore Fugatti perché intervengano». Pietro Di Fiore, sindacalista della Uil Scuola, interviene nel giorno del ritorno sui banchi dei più piccoli, per mettere in evidenza la preoccupazione di insegnanti che si ritrovano a tornare in presenza quando i dati ci classificano ancora “zona rossa” senza aver potuto ancora essere sottoposti alla vaccinazione e quindi si sentono più a rischio.
«Nella scuola il 35-40% degli insegnanti -mette in evidenza Di Fioreha più di 55 anni e un buon numero di questi presenta fragilità che deve ill medico di base deve segnalare all’Azienda sanitaria. A quel punto la prenotazione come persona “fragile” si perde nel porto delle nebbie. Ci sono casi in cui sono passati anche dieci giorni senza che sia stata data una risposta per l’appuntamento. E il paradosso è che dunque gli insegnanti che non hanno problemi di salute vengono vaccinati subito con AstraZeneca e gli altri, che probabilmente dovrebbero essere vaccinati con Pfizer, come fragili, non sanno ancora quando potranno ricevere il vaccino, perché la prenotazione è possibile solo quando il sistema sanitario provinciale riconosce il lavoratore come fragile». Per Di Fiore, comunque, evidenzia che grazie alla sollecitazione di molti dirigenti, in gran parte delle scuole non sono mancate le mascherine Ffp2 e vengono seguite le misure di sicurezza appropriate.
Anche per Stefania Galli, sindacalista della Cisl Scuola, «le scuole sono bene organizzate».
«Non abbiamo avuto evidenze -spiega Galli -di problemi nel primo giorno di ritorno in presenza per i bambini di materne ed elementari. Ribadiamo la nostra perplessità, in termini organizzativi, per il fatto che la Provincia abbia deciso di riaprire prima delle vacanze di Pasqua. Alcuni bambini sono tornati per un giorno perché già domani (oggi per chi legge, Ndr.) saranno in vacanza. Altri da mercoledì. I bambini non si trattano così, non è che li puoi sballottare: prendi e rimolli. É importantissimo tenere aperta la scuola, ma che senso aveva riportare i bambini in classe per tre giorni? Ci vuole rispetto. Con l’incognita che non sappiamo cosa accadrà dopo Pasqua visto l’alto numero di contagi. Non ci risulta che nei giorni di chiusura ci siano state sanificazioni delle scuole».
Anche per Cinzia Mazzacca (Cgil Scuola) «resta la perplessità di interrompere un periodo di 15 giorni di sospensione per due giorni con lo sforzo organizzativo che questo ha richiesto». «La vaccinazione degli insegnanti delle primarie sottolinea Mazzacca è iniziata solo la settimana scorsa, sarebbe stato prudente riprende le lezioni dopo Pasqua».
Scarica il pdf: ADIGE scuola ART 300321
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