08 aprile 2020 – Trentino

I lavoratori del Progettone in aiuto dei negozi

L’accordo. Daranno una mano a preparare la spesa da consegnare e a sanificare i carrelli
TRENTO. I lavoratori del “Progettone”, in questa fase di emergenza connessa al rischio sanitario per il Covid-19, potranno essere impiegati a supporto degli esercizi commerciali alimentari in lavori socialmente utili alla collettività, come ad esempio attività di piccola sanificazione, di maniglie e carrelli, regolamentazione degli accessi ai negozi, preparazione e imbustamento della spesa ordinata dagli utenti telefonicamente o online. Lo prevede un protocollo d’intesa “aperto”, presentato dagli assessori provinciali Achille Spinelli, Roberto Failoni e Mattia Gottardi ai rappresentanti di categoria e ai grandi gruppi di distribuzione del settore alimentare. L’intesa è destinata sia ai piccoli negozi, sia alla grande distribuzione, purché l’esercizio commerciale garantisca un servizio a domicilio. Per questo è stato predisposto un form online per raccogliere le richieste di personale provenienti dai negozi di tutto il territorio.
In questo periodo molte attività che vedono impiegati i lavoratori del Progettone sono state sospese, a causa dell’emergenza sanitaria, con conseguente rischio di perdita del salario per lavoratori già “deboli”. L’alternativa alla cassa integrazione, per chi già era stato espulso dal ciclo produttivo e veniva impiegato nel ripristino e nella valorizzazione ambientale, nella manutenzione delle ciclabili, in musei e biblioteche e nei servizi alla persona, era individuare ambiti di intervento utili per la popolazione. È stato quindi convocato un apposito comitato tecnico di confronto tra la Provincia, in particolare il Dipartimento sviluppo economico e servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale, il mondo della cooperazione (CLA, Consolida e Federcoop) ed i sindacati Cgil, Cisl e Uil. La distribuzione di generi di prima necessità, è stato deciso, rientra tra alcuni servizi alla collettività nei quali i lavoratori possono essere impiegati, tra cui per esempio il supporto alla Protezione civile, o a strutture che operano nell’ambito sanitario o nei servizi alla persona, nonché in attività legate al presidio del territorio.
Sono state concordate con i vari responsabili le strategie d’intervento per poter far lavorare le maestranze nel rispetto delle ordinanze ministeriali e provinciali e delle direttive in materia di sicurezza e salute sul luogo del lavoro, che anche il protocollo d’intesa presentato ieri intende, naturalmente, garantire. Già, i lavoratori e le lavoratrici del Progettone sono coinvolti in misura massiccia nelle attività di pubblica utilità messe in atto dalla Provincia, dal volontariato e dagli esercenti di prodotti alimentari.

Scarica il pdf: Progettone ART 080420