27 luglio 2021 –  Corriere del Trentino

I sindacati dei sanitari «Dai consiglieri uno schiaffo morale, ci chiamavano eroi ma non ci sono soldiper il contratto»

TRENTO Medici, infermieri e sindacati sanitari uniti nell’indignazione contro «la casta», cioè i consiglieri regionali che nei giorni scorsi si sono approvati un aumento di indennità di 600 euro, impossibile perfino da rifiutare «per non gravare sugli uffici». A scaldare gli animi non solo il generale momento di difficoltà economica, ma i ripetuti dinieghi alle richieste di rinnovo dei contratti pubblici denunciati dalle organizzazioni dei lavoratori, «fermo al 2005 salvo un risibile adeguamento all’inflazione nel 2016».
«Con un gioco di magia degno del più bravo prestigiatore, si è svolto pochi giorni fa in consiglio regionale il blitz sull’adeguamento dell’indennità dei consiglieri regionali. Ebbene, pochi giorni prima la Provincia aveva fatto sapere alle organizzazioni sindacali della dirigenza medica e sanitaria, che non ci sono soldi per finanziare il contratto» denunciano i sindacati medici Anaao, Assomed e Federazione Cimo – Fesmed del Trentino. «Una brutta pagina di storia politica della Regione che, oltre a dimostrare scarsa coerenza, rivela la persistente consuetudine di tenere in scarsa considerazione le ricadute di alcune discutibili scelte politiche».
«Una pagina vergognosa quella scritta da Lega, Svp e Forza Italia. Non si rinnovano i nostri contratti pubblici, non si rifinanziano i fondi per gli incentivi Covid e le indennità malattie infettive per il 2021, ma l’attuale maggioranza ha aumentato gli stipendi dei consiglieri» si indigna Cesare Hoffer di Nursing Up Trento, sindacato infermieri, che parla anche di «ennesimo schiaffo nei confronti dei professionisti di una sanità trentina sempre più in caduta libera. Prima siamo stati definiti eroi e poi siamo stati completamente dimenticati dalla giunta Fugatti. Facciamo fatica ad avere ancora fiducia in questa politica e nella maggioranza che la rappresenta».
Uil Fpl Sanità non ci pensa due volte e invoca la discesa in piazza per protestare contro gli aumenti. «I consiglieri regionali predicano bene e razzolano male! Ennesimo schiaffo morale a lavoratrici e lavoratori — scrive in una nota il segretario Giuseppe Varagone — una vera e propria vergona visto che i professionisti della Sanità trentina da circa due anni sono in prima linea a fronteggiare questa grave emergenza senza essersi visto riconosciuti nulla o pochi spiccioli in confronto agli aumenti che questi Consiglieri si sono votati». E conclude con un appello ai «partiti che non hanno votato questo emendamento di unirsi con noi per fare fronte comune in piazza a difesa dei lavoratori della sanità e non solo».

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