26 ottobre 2020 – Trentino

«Il lockdown si avvicina, servono misure urgenti»

I sindacati.

Cgil, Cisl e Uil chiedono alla Provincia azioni concrete e rapide

TRENTO. «Servono subito misure di contenimento, altrimenti il lockdown si avvicina». Per Cgil Cisl Uil non basta criticare il Dpcm, bisogna agire ora per evitare la saturazione delle terapie intensive. Solo così si possono salvare scuola, attività economiche e turismo
«Lo abbiamo detto fin da questa estate -fanno sapere i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino, Andrea grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -bisogna essere pronti a tutto per contenere la diffusione del Covid prima di rischiare il collasso del sistema sanitario in inverno ma va evitato con ogni mezzo anche un nuovo lockdown. Per questo bisogna agire subito con misure straordinarie perché la situazione è già grave. Con un valore di Rt all’1,5 il tracciamento diventa sempre più difficile e purtroppo siamo in ritardo con l’attuazione del Piano di potenziamento e riorganizzazione della rete assistenziale territoriale approvato dalla Giunta solo lo scorso 18 settembre. Se la sanità pubblica fatica ad isolare i contagiati che crescono di giorno in giorno, bisogna agire subito anche su altri versanti per ridurre la circolazione del virus visto che ormai il 40% dei positivi ha sintomi e questo fa salire i potenziali ricoveri. Il presidente Fugatti non può semplicemente criticare i contenuti del Dpcm. Considerati gli ampi margini di autonomia garantiti dal nuovo provvedimento del Governo, ora deve adottare subito misure di contenimento capaci di abbassare il tasso di trasmissione del virus. Ogni minuto perso da Fugatti, avvicina il rischio di un nuovo lockdown. E poco importa se a decretarlo sarà lo Stato o la Provincia di Trento: sarà comunque un disastro economico e sociale di cui dovrà assumersi la responsabilità la Giunta, soprattutto se dovesse malauguratamente arrivare senza una preparazione accurata e con una adeguata programmazione come invece è avvenuto recentemente in Israele. Se davvero Fugatti, come noi e le imprese, vuole davvero tenere aperte scuole, attività economiche e dare una reale speranza alla stagione turistica invernale, allora non bastano le parole, servono azioni concrete e rapide».

Scarica il pdf: lockdown ART 261020 (1)