31 luglio 2020 – Trentino

Imprese «Under 35», 361 nuove iscrizioni: ai vertici molte donne

TRENTO Al 30 giugno 2020, il Registro Imprese della Camera di Commercio di Trento contava 4.489 aziende guidate da giovani con meno di 35 anni, pari all’8,9% delle 50.627 realtà che costituiscono la base imprenditoriale della nostra provincia. Si tratta di un dato in linea con quello registrato a livello nazionale, pari all’8,5%.
Nei primi sei mesi dell’anno il bilancio tra aperture e chiusure di imprese giovanili ha fatto segnare un saldo positivo di 200 unità; a fronte di 361 iscrizioni sono state registrate, infatti, 161 cancellazioni. Dal punto di vista settoriale, la quota più consistente di giovani si rileva nella categoria «altri settori» (comprensivi dei servizi alla persona) dove raggiunge il 14% del totale delle imprese presenti in provincia. Seguono le assicurazioni e il credito (12,6%) e il turismo (9,4%).
Con riferimento alle forme giuridiche, prevalgono nettamente le imprese individuali (il 76,3% del totale delle iniziative guidate da giovani), seguite dalle società di capitali (15,3%), dalle società di persone (7,8%) e dalle altre forme organizzative, soprattutto cooperative (0,6%). Tra le imprese giovanili appaiono in sensibile crescita le più strutturate società di capitali che, rispetto a cinque anni fa, hanno registrato un incremento di oltre il 25%.
A fine giugno, 1.392 attività a conduzione giovanile sono risultate appartenenti al comparto artigiano (il 31%). Rilevante risulta anche l’incidenza dell’imprenditoria femminile, che rappresenta il 24,7% del totale delle aziende under 35, e straniera (comunitaria ed extra-Ue) che ne costituisce il 15%. E in tema di occupazione, Cgil, Cisl e Uil tornano a mettere sotto i riflettori il futuro dell’Agenzia del lavoro con la richiesta di accelerare la nomina del nuovo dirigente dell’ente. La selezione dovrebbe essere ormai alle sue battute finali. I segretari Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti hanno messo per iscritto questa loro sollecitazione con una lettera al direttore generale della Provincia, Paolo Nicoletti. Le tre confederazioni chiedono che si dia concretezza all’impegno di rafforzare gli organici dell’Agenzia: «In questi mesi la struttura ha perso, senza essere sostituiti, i direttori di alcuni servizi, non tutti i pensionamenti sono stati coperti con nuove assunzioni e non è stata ancora bandita la procedura per internalizzare i servizi di orientamento e presa in carico dei disoccupati attualmente gestiti da Consolida».

 

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