11 ottobre 2021 – Trentino

In 300 al presidio Cgil: “No alla violenza squadrista”. Contestazione dei No Green Pass

Dopo l’assalto dei No Pass ieri alla sede Cgil a Roma, iniziativa in via Muredei. Critiche all’assenza della giunta provinciale. Il sindaco Ianeselli: “L’aggressione al sindacato non è aggressione a una parte, il sindacato è la casa di tutti i lavoratori”

TRENTO. In 300 hanno voluto esserci oggi pomeriggio (10 ottobre) in via Muredei, nel cortile della sede della Cgil trentina, per testimoniare solidarietà al sindacato dopo l’attacco alla sede nazionale della Cgil di ieri a Roma durante la manifestazione dei No Green Pass. Ma soprattutto per dire no alla violenza squadrista, di chi pensa che rivendicare libertà sia distruggere la sede di un sindacato, o assaltare un pronto soccorso come avvenuto la scorsa notte a Roma.

C’è stata anche una contestazione di un gruppo di No Green Pass che ha interrotto l’intervento dell’ex segretario Cgil Sandro Schmid.

In via Muredei funzionari e iscritti alla Cgil, ma anche politici del centrosinistra, dal sindaco di Trento Franco Ianeselli (tornato da ex sindacalista) a Lorenzo Dellai, Ugo Rossi, Lucia Maestri, Paolo Zanella e Lucia Coppola, gli altri leader sindacali (Bezzi Cisl e Alotti Uil), le Acli, l’Anpi, l’Usigrai (il sindacato dei giornalisti Rai), il sindacato degli avvocati.

Il presidio alla Cgil

In tanti al presidio alla sede della Cgil di via Muredei per testimoniare solidarietà al sindacato dopo l’assalto di ieri alla sede nazionale della Cgil durante la manifestazione dei No Green Pass a Roma.

“Le immagini che abbiamo visto a Roma sono un colpo al cuore a chi vuole bene alla democrazia”, ha detto il sindaco Franco Ianeselli. “L’aggressione al sindacato non è l’aggressione a una parte perché il sindacato è la casa di tutti i lavoratori. I fascisti lavorano sulla sfiducia e invece la battaglia importante che sta conducendo il sindacato in questi mesi e in queste ore è una battaglia importantissima di chi ha fiducia nelle istituzioni, nella scienza e dunque anche nei vaccini per uscire dalla pandemia”.

Nessun esponente della giunta provinciale. Assenza stigmatizzata dall’ex governatore Ugo Rossi: “In Trentino abbiamo un’istituzione e questa istituzione manca. Bastava essere qui per dire basta violenza e sì ai vaccini”.

Lorenzo Dellai: “La cultura no vax è la negazione di una disponibilità e del diritto comune. Se fosse stato presente qui il presidente Fugatti avrei rilanciato il dialogo sociale e la sintonia tra le istituzioni e le rappresentanze sociali”.

Per Massimo Pilati (Forum per la pace) “quanto successo a Roma non è dissenso ma squadrismo che cozza contro ogni idea di democrazia e convivenza civile e sociale”.

Ha concluso il segretario della Cgil Andrea Grosselli: “Il vaccino è la soluzione, è la cura al non lavoro. Il Trentino ha avuto l’eccesso di mortalità più alto di tutta Italia e 25.000 lavoratori stagionali non hanno avuto di che vivere se non attraverso qualche bonus per arrivare alla seconda o terza settimana del mese. Il sindacato è aperto sempre lì tutti i giorni a ricevere critiche ma pure ad ascoltare i lavoratori. L’attacco di Roma sarebbe stato comunque fascista anche se non ci fosse stata Forza Nuova, perché attacco alla democrazia, alle forze dell’ordine che erano lì per difendere chi era attaccato, ai giornalisti che devono solo raccontare la verità”.

Scarica il pdf: presidio CGIL ART 111021