Inflazione. Comunicato stampa UIL Trentino 11/8/2021

Altro balzo dell’inflazione in Trentino. Se la spinta dei prezzi è ripresa anche in Italia (pari al + 0,4% su giugno scorso e +1,9% rispetto a luglio 2020), in Trentino il rincaro dei prezzi arriva al +0,7% sul mese precedente e + 2,4% rispetto a luglio 2020.  La fa sempre da padrone il costo del carrello della spesa, dell’abitazione (casa e utenze) e dei pubblici esercizi.

Un carrello della spesa in Trentino più caro e quindi più leggero. E una mancata ripresa dei consumi interni, nonostante la ripresa del lavoro, il riequilibrio parziale dell’occupazione e la nuova stagione di saldi nel commercio.

Per la UIL del Trentino rimane quindi incomprensibile, anche dalla stabilizzazione  questi dati, la scelta della Provincia Autonoma di stanziare risorse locali quasi irrilevanti per i lavoratori e le lavoratrici e le loro famiglie, colpite dai mancati rinnovi dei contratti a tempo determinato,   dalla parziale ripresa dell’occupazione degli stagionali e dalla cassa integrazione covid, che aveva ridotto del 20-30% al mese i loro redditi mensili.

Solo una spinta alla domanda interna potrà sbloccare la situazione e di conseguenza l’occupazione e la ripresa dei consumi. E finora, su questo versante si è visto purtroppo un intervento di supporto contributivo e fiscale provinciale solo a favore della imprese, nulla o quasi per lavoratori e famiglie. Che continuano a risparmiare piuttosto che spendere i propri redditi.

 

Segretario Generale

UIL del TRENTINO

Walter Alotti

 

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