18 giugno 2020 – Corriere del Trentino

Integrazione. Niente soldi per gli stranieri

È una scelta sciocca, ideologica ed autolesionista». Il consigliere provinciale del Pd Luca Zeni lo aveva detto a settembre e lo ribadisce oggi, che la decisione della giunta provinciale di rinunciare a un finanziamento di poco superiore al milione per la realizzazione di due progetti di avviamento alla lingua e alla cultura italiana per le persone straniere è diventata concreta, sancita da una delibera della giunta. Lo scorso autunno i progetti «Impact» e «A++ Italiano di base» erano stati stralciati dalla programmazione della giunta. Nella delibera dell’ultima riunione la giunta ha fissato i criteri per la restituzione degli importi già incassati, pari a 376.000 euro, al ministero competente (i progetti erano finanziati per metà dallo Stato e per metà dall’Unione Europea, ndr). «In una fase di forte difficoltà finanziaria — ragiona Zeni — l’ assurdità di questa scelta è ancora più eclatante: l’Agenzia del lavoro, nella sua attività, deve fare formazione per le persone straniere che si trovino in difficoltà occupazionali; non stiamo parlando di profughi, ma di stranieri residenti in Trentino, delle badanti e dei lavoratori impegnati nell’edilizia e nell’agricoltura. Poter contare su questi soldi avrebbe alleviato le finanze provinciali in un momento difficile. E invece la giunta preferisce far prevalere una stupida ideologia alla normale programmazione e gestione delle attività sul territorio». Zeni intravede anche un possibile danno erariale: «Chi di dovere — continua il consigliere — ha tutti gli elementi per verificare». Zeni ci va invece cauto sul possibile addio di Paolo Bordon, corteggiato dal governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini. «La decisione spetta solo alla giunta provinciale e non a noi: l’unica cosa che mi sento di dire è che, vista la particolarità della situazione del ritorno alla normalità e della programmazione da portare avanti in modo serrato, occorrerebbe evitare i vuoti e le posizioni vacanti». Anche sul fronte della pianificazione Zeni lancia un invito: «La programmazione c’è, non è stata modificata: adesso bisognerebbe attuarla con una visione di insieme senza rincorrere le singole pressioni del momento». «Sull’integrazione degli stranieri e sull’accoglienza la giunta provinciale non arretra — denunciano i segretari di Cgil, Cisl e Uil Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti — Neppure dopo un’emergenza che avrebbe dovuto insegnare a tutti noi il valore di una comunità coesa l’esecutivo guidato dal presidente Fugatti continua a alimentare rancore e escludere chi è più debole perché straniero, riducendo la possibilità di un inserimento nel mercato del lavoro nel momento in cui le imprese denunciano la difficoltà a trovare addetti. È inaccettabile».

 

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