3 febbraio 2018 – Trentino

Ital Uil, raddoppiate le sedi zonali

Positivo il bilancio sociale, vertenze in crescita rispetto al 2011

L’Ital Uil del Trentino ha presentato  il Bilancio sociale, che  rende conto delle attività svolte  dal 2014 al 2016. Si differenzia  molto dal precedente in  quanto il Patronato ha dovuto  mettersi al passo con quanto  previsto dai decreti ministeriali  in applicazione della cosiddetta  legge #tagliaPatronati e  dell’impegno che la Uil ed i  suoi operatori stanno mettendo  in campo per erogare gratuitamente,  servizi sempre più  complessi ed evoluti.   Ad illustrare le cifre Paola  Urmacher, responsabile provinciale,  Walter Alotti, segretario  generale Uil del Trentino e  Natascia Nuzzo, per il supporto  metodologico e la progettazione  grafica. Tra le cifre più significative,  quelle riferite agli  utenti, che sono stati 7.308 con  un aumento del 3,2% rispetto  al 2013, la fascia d’età più presente  quella tra i 30 ed i 64 anni,  cresciuta di 10%.   Divisi per nazionalità gli  utenti sono per il 77,9% italiani,  seguiti da altra nazionalità  per il 22,1%, extra Ue 18%, Ue 4%. Le pratiche aperte nel  2016 sono state 12.498 con un  aumento sul 2011 del 60,8%;  quelle chiuse positivamente  sono il 72,5% nazionali, 27,5%  provinciali, con un finanziamento  in continua crescita  dall’Inps per il 19,6% nazionale  e 80,3% provinciale.   Le sedi zonali sono raddoppiate  e si trovano a Cles, Pergine Valsugana, Riva del Garda e  Rovereto oltre alla sede provinciale di Trento. Grazie all’aumento  delle attività svolte, i  contributi nazionali sono aumentati  del 72,8%, quelli provinciali  del 115,8%. Quindi il  capitolo personale, che vede  12 dipendenti in servizio, compresi  due in servizio civile ed  un aumento del 66,7% sul  2009; l’80% è a tempo indeterminato  con un turnover molto  basso; per l’80% si tratta di personale  femminile.

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