Itea, bene il bilancio, ma la priorità è investire su nuovi alloggi

Cgil Cisl Uil del Trentino: “Aspettative disattese sul piano casa. Accanto agli utili ci si concentri sulla realizzazione di nuove abitazioni”

Le cifre del bilancio Itea sono sicuramente soddisfacenti. Non altrettanto si può dire delle politiche abitative della Provincia. Negli ultimi anni la Provincia ha rallentato gli investimenti in questa direzione e il piano casa che doveva portare entro il 2016 a 3mila nuove abitazioni a canone sociale e 3mila a canone moderato è rimasto in gran parte disatteso e non si è raggiunto nemmeno un terzo dell’obiettivo complessivo. Eppure forte è ancora il bisogno di case nella nostra comunità: sono numerose le famiglie, soprattutto quelle più giovani, che non possono sostenere i costi di un appartamento sul libero mercato. Anche perché nel frattempo il mondo del lavoro è cambiato e molti giovani hanno occupazioni precarie e discontinue che difficilmente permettono di ottenere un mutuo, sempre che poi le rate siano sostenibili”. Per queste ragioni i segretari di Cgil Cisl Uil del Trentino, Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti, chiedono che la casa torni ad essere una priorità nell’agenda politica della giunta provinciale. “Immettere nuovi alloggi sul mercato avrebbe un impatto positivo anche per calmierare i costi delle abitazioni, che in Trentino sono particolarmente elevati e che rappresentano una delle criticità maggiormente sentite nella nostra comunità, come dimostrano diverse indagini, non da ultimo il rapporto sul Lavoro e Rappresentanza in Trentino condotta da tsm- LaReS.

Oltre che su un ragionamento di prospettiva i sindacati si soffermano anche su priorità che chiedono risposte immediate. Tra i nodi da sciogliere c’è quello dell’indicizzazione Icef per la determinazione del canone sociale degli alloggi Itea. “Sull’indicizzazione dell’Icef abbiamo ottenuto molte rassicurazioni a parole, ma ancora nessun fatto e intanto ci sono persone che perdono l’alloggio sociale o sin trovano con un canone più caro per un meccanismo perverso che li considera più ricchi di quanto sono realmente”.

Per facilitare la sostenibilità dei mutui, invece, si dovrebbe sperimentare in Trentino il modello Bausparen, cioè una forma di mutuo casa agevolato basato sul risparmio accumulato sul fondo pensione complementare che la Provincia di Bolzano ha già attuato con Pensplan e nella nostra provincia non è ancora partito. E va affrontata anche la questione del Fondo di garanzia affitti, ancora in fase di definizione.

Le questioni aperte sono diverse e su molte si attendono risposte. Per questa ragione Cgil Cisl Uil nei prossimi giorni chiederanno un incontro urgente con l’assessore Carlo Daldoss, al fine di aprire un confronto costruttivo sul tema.

Trento, 19 maggio 2017

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