30 maggio 2018 – Trentino

La cartiera di Scurelle cambierà la proprietà

Il fondo Bain Capital Private Equity, dopo aver acquistato il gruppo Fedrigoni,

ora ha raggiunto l’accordo per acquisire anche l’intero gruppo Cordenons

Dopo l’acquisto di Fedrigoni, prosegue lo shopping cartario in Italia (e, per la parte di competenza, in Trentino) del fondo Bain Capital Private Equity: attraverso la holding di Fedrigoni, la compagnia di investimenti ha raggiunto un accordo per acquisire anche il gruppo Cordenons, specializzato in carte speciali, di cui fa parte anche la cartiera di Scurelle. Il gruppo rimarrà un’entità indipendente ma, nel tempo, i controllanti del gruppo Fedrigoni vedono un’opportunità significativa per la condivisione di pratiche virtuose, per l’accrescimento del “know how” operativo e per migliorare i servizi e l’innovazione, incrementando la propria offerta di carte speciali di alta gamma e le relazioni con la clientela, sfruttando un marchio riconosciuto sul mercato internazionale, dove Cordenons genera due terzi del proprio giro d’affari (89 milioni il fatturato 2017 del gruppo, che conta 272 dipendenti, di cui una settantina in Valsugana, contro i 2.700 di Fedrigoni nel mondo). L’amministratore delegato di Cordenons, Ferruccio Gilberti, dice che l’operazione permetterà al gruppo di affrontare con ancora più determinazione (mantenendo il brand) un mercato sempre più globale e competitivo, mentre l’amministratore delegato e presidente di Fedrigoni, Eugenio Berenga, sottolinea che l’acquisizione consentirà al gruppo di rafforzarsi, compiendo un passo importante verso la leadership internazionale nel settore delle carte speciali. Sulla stessa linea Ivano Sessa, amministratore delegato di Bain Capital Private Equity e presidente di Fedrigoni Holding: «L’acquisizione del gruppo Cordenons rappresenta un passo avanti per Bain Capital nel suo obiettivo di creare un campione italiano e leader mondiale nel campo delle carte di pregio».

Cordenons, con il suo stabilimento in Valsugana, e Fedrigoni, con i suoi tre impianti nell’Alto Garda, diventeranno dunque cugini, se non addirittura fratelli, e anche i rispettivi dipendenti entreranno a far parte della stessa famiglia industriale (o meglio, passeranno da due famiglie storiche a un fondo di investimenti rampante ma che secondo gli addetti ai lavori dà garanzie di solidità, anche sulla base di precedenti operazioni analoghe che lo hanno portato a costruire un ampio portafoglio di aziende controllate). L’operazione in questa fase è vista di buon occhio sul fronte sindacale: «Dopo l’acquisizione di Fedrigoni – commenta al riguardo Alan Tancredi di Uilcom-Uil – Bain Capital è subito in campo con un piano industriale che ancora non conosciamo ma che con l’acquisizione di Cordenons sembra improntato al consolidamento e alla crescita del perimetro delle carte speciali. Il comunicato congiunto contiene elementi di prospettiva che appaiono positivi anche per Cordenons e dunque pure per Scurelle. Sarà compito del sindacato valutare e approfondire la nuova realtà».

Scarica il pdf: Scurelle ART 300518