20 novembre 2019 – Trentino

La giunta taglia le tasse a banche e assicurazioni.

La manovra finanziaria. Spinelli interviene sull’Irap alle holding: «Altrove è più bassa, altrimenti lasceranno il Trentino». Posticipato al 2023 il rinnovo delle centrali idroelettriche

TRENTO. La giunta Fugatti torna ad azionare la leva dell’Irap. Sul tema fiscalità delle imprese il 2020 sarà un periodo di ripensamento per quanto riguarda questa imposta. E, nella manovra finanziaria che si sta discutendo in queste ore in commissione, la Provincia lo farà nei due sensi. Il come l’ha anticipato l’assessore alle attività economiche Achille Spinelli: «Da una parte riduciamo, dall’altra rialziamo l’Imposta sulle attività produttive. Stiamo preparando due emendamenti sull’Irap per rendere più pesante l’aliquota per quelle aziende che non applicano i contratti nazionali di lavoro ai dipendenti. E siamo al lavoro su un altro emendamento che conceda sgravi alle holding che comprendono le attività assicurative e bancarie che subiranno aggravi fiscali della manovra del governo. Una scelta per evitare la fuga dal Trentino delle holding».
Stop contributi a pioggia
Spinelli ha ribadito come sia finito il periodo dei contributi a pioggia: «La logica della giunta provinciale prevede che chi fa fatica ad adattarsi alle nuove esigenze debba cercare autonomamente una soluzione. Roma ha destinato alla categoria delle holding industriali un aggravio di aliquota Irap a fine 2018. Sul nostro territorio le holding di questo tipo ricadono nella categoria di banche e assicurazioni, che hanno aliquote maggiorate Quindi rispetto a Lombardia e Veneto, che applicano alle holding l’aliquota statale al 4,65%, qui da noi si va sopra il 5, 57%. Cerchiamo di estrapolare la categoria holding dagli enti finanziari e riportare anche noi l’aliquota a 4,65% per queste società per evitare che lascino il Trentino» spiega Spinelli.
Ieri in commissione bilancio è intervenuto anche l’assessore all’ambiente Mario Tonina.
La partita delle centrali
Tonina si è soffermato sulla partita idroelettrica ricordando che la giunta punta a prorogare dal 2022 al 2023 la scadenza delle 17 concessioni delle centrali idroelettriche. Una scelta motivata dal fatto che solo in Trentino scadrebbero le concessioni (nel resto del Paese è il 2023) e questo provocherebbe una concentrazione di attenzioni dei player nazionali e internazionali sui nostri impianti. L’assessore ha poi annunciato l’avvio del ragionamento per arrivare al quarto Pup. Una modifica dello strumento urbanistico principe della nostra provincia, varato nel 2008, per adattarlo alle nuove esigenze, soprattutto a quelle legate alla mobilità ferroviaria.
Aiuti al commercio
L’assessore al turismo e al commercio, Roberto Failoni ha insistito sulle proposte per sostenere il piccolo commercio. Settore, ha ricordato che sta affrontando una crisi gravissima, soprattutto
nelle zone periferiche, con uno stanziamento di mezzo milione di euro per aiutare, con contributi che vanno da un minimo di 5 mila euro a un massimo di 10 mila, la nascita di nuovi negozi. Un’iniziativa voluta anche per garantire il presidio dei territori a rischio spopolamento e per fronteggiare l’e-commerce.
Gli esami di riparazione
L’assessore alla cultura e all’istruzione Mirko Bisesti ha annunciato che a primavera presenterà un disegno di legge sulla scuola che riguarderà anche il tema degli esami di riparazione. Argomento anticipato qualche mese fa che aveva suscitato vivaci discussioni. Nello specifico della manovra ha ricordato che sul Bomporti si introduce un bilancio quinquennale al posto di quello triennale per adeguarlo a quello della Provincia.

 

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