21 marzo 2017 – Trentino, Corriere del Trentino

La piaga del sommerso, 100 lavoratori in nero Guardia di finanza: 115 gli irregolari nel 2016, 571 in regione. Fisco: 138 evasori totali. Sanità: i furbetti sono l’83%

Assieme all’evasione fiscale, un’altra piaga, anche in Trentino, resta quella del lavoro nero o irregolare. I controlli della finanza in questo senso hanno riguardato 149 datori di lavoro (la metà in Trentino) e sono stati scoperti un centinaio di lavoratori completamente in nero e altrettanti irregolari. Molto più alti i numeri altoatesini visto che in totale sono stati trovati 225 lavoratori in nero e ben 571 irregolari. I settori più «caldi» per questo fenomeno? Bar, ristoranti, ma anche i saloni di parrucchieri e il volantinaggio. Sono stati trovati lavoratori irregolari (magari con un contratto part time ma in realtà utilizzati full time) anche negli eventi turistici organizzati in provincia come ad esempio il Mercatino di Natale. E sulle verifiche nell’ambito del lavoro, c’è anche la riflessione della Uil per voce del segretario Walter Alotti, che porta al centro la questione voucher. «Uno dei dati che, come sindacato dei cittadini, ci preoccupa di più, però, riguarda i 149 datori di lavoro che sono risultati aver impiegato 225 lavoratori in “nero” e 571 lavoratori irregolari. Cosa succederà ora che è stato indiscriminatamente eliminato il pur discutibile strumento che, solo, poteva ostacolare il “nero” nell’ambito del lavoro accessorio? Senza voucher, temiamo, irregolarità e abusi non potranno che aumentare assieme ai conseguenti danni al sistema come sempre succede quando la cura (questa radicale eliminazione senza alternative che l’accompagnino) è più dannosa della malattia.

Scarica il pdf: finanza ART 210317