01 agosto 2017 – Trentino

scalata alle funivie

La Uil attacca: «Imprenditoria debole, politica pasticciona»

 

Classe imprenditoriale debole e politica pasticciona: ecco secondo la Uil del Trentino gli ingredienti che spiegano la scalata alle Funivie di Folgarida e Marilleva da parte delle finanziarie, con il rischio di speculazioni. Lo sostiene il segretario provinciale Walter Alotti che sul tema ha diffuso una nota, spendendosi a favore dei francesi della Compagnie des Alpes che sono stati superati all’asta della settimana scorsa da una società sconosciuta specializzata nel recupero crediti e nei crediti deteriorati: «Meglio i tecnici francesci che opache scalate di società finanziarie fantasma» scrive Alotti. «Paghiamo, come affermiamo da tempo, l’estrema debolezza di una classe imprenditoriale locale pigra e indolente in questo caso proprio quella dell’impiantistica funiviaria locale che senza l’intervento periodico di “mamma provincia” mai si è emancipata o è stata in grado di camminare con le proprie gambe, fatte salve poche eccezioni».

«La Uil del Trentino, considerata l’indolenza degli imprenditori trentini e la loro incapacità individuale e associativa di mettere assieme cordate o creare “sistemi a filiera”, si augura che, al posto di opache società finanziarie “fantasma” o ulteriori rilevanti investimenti pubblici, si creino diverse condizioni senza vanesi nazionalismi o campanilismi demagogici e deleteri (ricordiamo la vicenda Alitalia?). Riteniamo che operatori più idonei, anche esterni, magari in cordata con soci privati locali, ma con known how evoluto ed esperienze valide come ad esempio i francesi della Compagnie des Alpes”possano assumersi la responsabilità e l’onere di subentrare nella gestione della società fallita».

Scarica il pdf: Folgarida ART 010817