26 luglio 2018 – Corriere del Trentino
L’Adige in Athesia, sinergie pubblicitarie Lorusso (Fnsi): «Preoccupa il pluralismo». Poligrafici, la cassa scade a novembre
Il mercato pubblicitario «ha avuto cali notevoli» nel corso della crisi decennale che ha colpito duramente la carta stampata. «Vedremo come affrontare questo problema, mettendo in campo sinergie notevoli». Così Michl Ebner, amministratore delegato di Athesia, ieri alla presentazione dell’accordo siglato con i Conti Gelmi di Caporiacco, che porta anche L’Adige nel gruppo editoriale altoatesino.
Dopo un paio d’anni di trattative, Athesia ha acquisito il giornale più letto in provincia di Trento (22.000 copie). Acquisito il 100% della Init holding, che detiene il 100% della Società iniziative editoriali spa (L’Adige), di Radio Dolomiti e dell’Agenzia pubblicitaria Media Alpi. Athesia edita il Dolomiten, l’Alto Adige e il Trentino. Un «quasi» monopolio a livello regionale? «L’evoluzione di questi ultimi tempi va verso le concentrazioni dei gruppi editoriali — ha osservato Ebner —, la crisi ha colpito brutalmente. L’Austria ha già un quotidiano per regione, simile il modello anche in Germania: una situazione che stiamo vivendo anche in Italia. È l’unico modo per preservare la carta, altrimenti i quotidiani non riusciranno a sopravvivere». Colpita ovviamente anche la raccolta pubblicitaria, «ma non abbiamo ancora toccato il fondo». Per questo ci si può lavorare. Le testate Trentino e Adige non rischiano di essere fuse, «insensato un melting pot di idee» ragiona l’ad, che ha anche «promesso per iscritto che non ci saranno licenziamenti». Fra le altre questioni aperte la sede di via Missioni Africane, «che sarà oggetto di valutazione, ma andiamo avanti per gradi, non c’è ancora un progetto preciso». Come pure il centro stampa, per il quale «si studieranno sinergie con gli altri poli del gruppo».
Proprio sul futuro dei poligrafici intervengono Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil: «Auspichiamo che questo cambiamento apporti in miglioramento del bilancio aziendale», dato che il centro stampa è in cassa integrazione straordinaria fino a novembre, quando si chiuderà un periodo di 44 mesi si ammortizzatore. «Chiediamo massima tutela occupazionale per i 26 dipendenti poligrafici e per quelli di Radio Dolomiti.
Chiederemo un incontro a breve». Sul posto di lavoro dei giornalisti interviene invece l’Ordine: «Il consiglio auspica che siano mantenuti gli attuali assetti e livelli occupazionali, per continuare a garantire la qualità elevata del prodotto editoriale». Resta il nodo però del pluralismo, «in presenza di un’elevata concentrazione di quote di mercato in capo a un solo editore». Una ragionamento affrontato anche da Raffaele Lorusso, segretario generale Fnsi: «L’operazione dimostra che l’operatore crede nella carta stampata. Siamo rassicurati dalle dichiarazioni di Ebner sull’autonomia delle testaste, ma c’è una legittima preoccupazione sulla tutela del pluralismo in una regione con forte identità culturale. Questa situazione non è in contrasto con la legge 416 del 1981, ma occorre mettere mano a leggi ormai datate o insufficienti». Duro il segretario generale della Uil trentina Walter Alotti, preoccupato per «il quadro democratico locale, per la quasi totale concentrazione della stampa in Athesia. L’ennesima prova della debolezza e subalternità della classe imprenditoriale al sistema altoatesino».
Scarica il pdf: l’Adige ART 260718
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