Trentino Il T – 18 aprile 2023

L’inflazione in Trentino: +7,8%. I sindacati: «Serve intervenire»

TRENTO. L’inflazione in Trentino rimane al di sopra della media nazionale. A marzo l’indice dei prezzi ha toccato il 7,8% in più rispetto allo steso periodo dell”anno precedente.
Lo rendono noto i sindacati sulla base delle analisi periodiche sull’andamento dei prezzi di Istat.
Prosegue infatti la tendenza all’aumento dei prezzi dei generi alimentari (+11% a marzo, contro il +10,6% di febbraio), mentre rallenta la crescita dei prezzi dei bene energetici (+14,8% a marzo, +23,1% di febbraio).
In generale i beni di prima necessità vedono un incremento dei prezzi del 12,6% (+1,3% rispetto al mese scorso).
Per le sigle, è ora di fare qualcosa: «Continuiamo a sollecitare una presa di posizione netta da parte della Giunta provinciale a sostegno dei redditi in maggiore difficoltà. L’adeguamento dell’assegno unico provinciale all’inflazione, per esempio, è solo parziale, per questo resta assolutamente insufficiente. L’Esecutivo deve adeguare in modo strutturale tutte le misure di welfare all’inflazione reale, incrementandole almeno dell’8%», chiedono i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.
La statistica Istat ha dato modo all’Unione Nazionale Consumatori di stilare la classifica completa di tutte le città più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita. Non solo, quindi, delle città capoluoghi di regione o dei comuni con più di 150 mila abitanti.
In testa alla graduatoria, Bolzano dove l’inflazione tendenziale pari a +8,5%, pur essendo “solo” la settima più alta d’Italia, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva, equivalente a 2259 euro per una famiglia media.
Medaglia d’argento per Milano, dove il rialzo dei prezzi dell’8,2% determina un incremento di spesa annuo pari a 2226 euro a famiglia.
Sul gradino più basso del podio Siena che con +9,6%, la seconda inflazione più alta d’Italia ex aequo con Imperia, ha una spesa supplementare pari a 2164 euro annui per una famiglia tipo.
Al quarto posto Genova, la città con inflazione più alta d’Italia, +9,8%, con una stangata pari a 2136 euro per una famiglia media.
Seguono Varese (+7,8%, +2057 euro), Grosseto (+9,1%, +2051 euro), al settimo posto Trento (+7,8%, +2041 euro), poi Ravenna (+8,2%, +1982 euro), Perugia (+8,6%, pari a 1976 euro). Chiude la top ten Pistoia (+8,7%, +1961 euro).
Sull’altro fronte della classifica, la città più virtuosa d’Italia in termini di spesa aggiuntiva più bassa è Potenza.

Scarica il pdf: TRENTINO, IL T inflazione ART 180423