08 aprile 2022 – l’Adige

Metalmeccanici: «Imprese, aiutateci»

 

Brava la Provincia, bravo il Governo, ma ora tocca agli imprenditori. I sindacati dei metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm del Trentino chiamano all’appello le imprese perchè si impegnino a favore di famiglie e lavoratori tartassati da bollette di luce e gas raddoppiate, conto alle pompe di carburante alle stelle e forti rincari anche sui beni essenziali, a cominciare dai prodotti alimentari. Oltre che possibili problemi con i mutui a tasso variabile. «Chiediamo dunque -sostengono i sindacati in un documento -che in tutte le aziende si eroghino il prima possibile, laddove vi siano le condizioni, i 200 euro di buono carburante, attraverso un previo confronto, laddove presenti, con le RSU, e chiediamo alle associazioni imprenditoriali, a cominciare da Confindustria del Trentino e dall’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento di dare una chiara indicazione in tal senso a tutti i propri associati».
La situazione, è inutile nasconderlo, è paradossale: le famiglie non ce la fanno, mentre il mondo delle imprese, a partire dal 2018, ha macinato, pur con la parentesi del lockdown per il Covid nel 2020, fatturati e profitti record. Inoltre, sostiene la compagine sindacale, «a causa dell’improvvisa impennata dell’inflazione (che corre molto oltre il 6%, dato mai così alto dal 1991, soprattutto in Trentino, che registra uno dei rincari più alti della penisola), per i metalmeccanici i pur significativi aumenti concordati l’anno scorso col rinnovo del Contratto Nazionale non saranno sufficienti per tutelare il potere d’acquisto dei salari». Inoltre, «anche il meccanismo di garanzia previsto nello stesso Contratto non basterà a colmare il divario che si sta aprendo tra salari e costo della vita».
Questo accade per tre motivi: «perché il “conguaglio” sarà calcolato solo sul minimo sindacale e non sull’intera retribuzione; perché il tasso d’inflazione da conguagliare sarà quello “IPCA”, cioè quello depurato dai “costi energetici importati”, a cui – a causa del conflitto in Ucraina – si devono quasi per intero gli attuali aggravi; infine, perché il conguaglio arriverà tardi, mentre è oggi che le famiglie rischiano di non arrivare a fine mese».
Fim, Fiom e Uilm del Trentino ammettono: «Benissimo ha fatto la Provincia di Trento a stanziare 25 milioni di euro per alleggerire le bollette delle famiglie. E bene ha fatto il Governo Draghi a indicare alle imprese la strada dei buoni carburante». E proseguono: «Ora chiediamo che gli imprenditori facciano la loro parte. Alcuni, in modo encomiabile, si sono subito attivati autonomamente. Serve però una risposta di sistema, da parte dell’intero mondo delle imprese, per non lasciare le famiglie in balia delle scelte delle singole aziende. Il Trentino che produce e lavora deve dimostrare oggi di saper essere solidale».

Scarica il pdf: ADIGE metalmeccanici ART 080422