20 settembre 2016 – Trentino
TRENTO. Le tute blu trentine domani si fermano per un’ora, alla fine del turno, per protestare contro l’insicurezza nei posti di lavoro. Lo sciopero è stato indetto a livello nazionale da Fiom Fim Uilm dopo le drammatiche morti di Piacenza, di Taranto e di Roma.
Un rosario al quale ieri si è aggiunta la tragedia di Lavis «Perdere la vita lavorando – spiegano i rappresentanti dei metalmeccanici – è un fatto inaccettabile, che in Italia e anche in Trentino continua, purtroppo, ad accadere.
Gli incidenti mortali non sono mai la conseguenza della fatalità ma sempre della mancanza di rispetto per le procedure e le regole di sicurezza e, in generale, della inadeguatezza dei sistemi di prevenzione tali da assicurare effettive garanzie per i lavoratori.
I subappalti e la precarietà lavorativa peggiorano le condizioni di lavoro e aumentano le pressioni sui singoli lavoratori.
Per i lavoratori metalmeccanici un contratto nazionale che affronti queste tematiche vuole dire porre argine a questa situazione perché si rendono più forti i lavoratori nella difesa dei propri diritti e di una condivisa e diffusa cultura della sicurezza».
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