02 febbraio 2022 -l’Adige

Morti sul lavoro, ora basta». Alotti: «16 mortali in Provincia»

«Bisogna fare di più per fermare questa strage». Le parole, dure, sono quelle della Uil e il riferimento è alla escalation delle morti sul lavoro, che anche in Trentino purtroppo restano un problema lungi dall’essere risolto. La sicurezza sul lavoro, rivendica il sindacato, deve tornare ad essere una priorità. «Nel 2021 ci sono stati 16 infortuni mortali in provincia – evidenzia il segretario provinciale della Uil Walter Alotti, che nel suo ragionamento parte non a caso dai numeri – Nessuno provi a dire che gli incidenti sul lavoro sono diminuiti. In Italia e anche in Trentino c’è una guerra civile: le sedici vittime dell’anno scorso (3 in più del 2020) nella nostra provincia dimostrano che, pur essendoci stati alcuni interventi, soprattutto a livello statale, c’è la necessità di fare di più, velocemente e con determinazione, affinché questa strage si fermi. Ecco perché bisogna aumentare il numero degli ispettori e delle ispezioni, intervenire con maggiore durezza nei confronti di chi viola le norme sulla sicurezza, fare più formazione soprattutto per i giovani, attuare la prevenzione. Il lavoro deve essere rispettato: la logica del profitto non può valere più della vita».

 

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