26 marzo 2017 – Trentino
Nel «limbo» anche visite mediche urgenti
L’azienda sanitaria deve ridurre il fenomeno, Alotti (Uil) propone: «Fatele anche di sabato o la sera»
Ci sono situazioni di ogni tipo tra i “mille pazienti nel limbo” che ogni giorno attendono non solo una prestazione sanitaria, ma anche una semplice data. Il Trentino ne ha dato notizia sull’edizione di venerdì e per l’azienda sanitaria si tratta di una priorità assoluta per il 2017, considerato anche che in attesa di un appuntamento ci sono anche pazienti che hanno bisogno di interventi in tempi brevi.
Sul tema è intervenuto anche Walter Alotti, segretario provinciale della Uil, per rilanciare una proposta del sindacato: «Si assumano a tempo pieno i giovani laureati italiani in medicina e si elimini per loro la possibilità dell’«intramoenia» (la possibilità cioè per i medici ospedalieri di esercitare la professione nei locali pubblici), evitandone così la fuga verso l’estero, fenomeno in costante aumento, e aumentando al contempo la disponibilità di specialisti per le visite del servizio pubblico. Una simile impostazione darebbe la possibilità di eliminare le liste d’attesa, allargando quantomeno — storica richiesta della Uil anche in Trentino — le fasce orarie di fruizione delle visite specialistiche e della diagnostica. Uno scenario che l’assessorato alla Salute del Trentino, a prescindere dall’assessore in carica, rifiuta da anni di sperimentare, anche solo parzialmente, aprendo magari i servizi al sabato o in orari serali».
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