09 dicembre 2020 – Trentino

Nella sanità privata stato di agitazione per arretrati e bonus

I sindacati furibondi.

«Se non ci convocano entro 15 giorni faremo un presidio in Provincia»

TRENTO. I sindacati della sanità privata dichiarano lo stato di agitazione se e minacciano anche di predisporre un presidio davanti alla Provincia se entro 15 giorni non saranno convocati dai datori di lavoro. «I lavoratori della sanità privata -scrivono in un comunicato unitario Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Sanità -continuano a sentirsi trattati come personale di serie B: a parità di lavoro, meno diritti, meno riposi, meno stipendio e, peggio ancora, meno rispetto. Queste persone hanno atteso per 14 anni il rinnovo del contratto nazionale: si è arrivati alla firma definitiva solo l’8 ottobre, dopo ampie mobilitazioni e presidi dei sindacati confederali, organizzati in tutta Italia e anche in Trentino. A Trento, lo sciopero Cgil Cisl e Uil dello scorso 16 settembre è risultato particolarmente riuscito. Ma ancora oggi, di quanto dovuto non è arrivato nulla». Il riferimento è all’una tantum riparatoria dopo 14 anni di mancato rinnovo e degli arretrati. A ciò, proseguono i sindacato «si aggiunge la beffa del bonus Covid provinciale, da cui questi infermieri, oss, tecnici e amministrativi pare siano esclusi». Malgrado i ripetuti solleciti del sindacato (l’ultima lettera è del 3 dicembre), nessuna risposta. «Il personale seppur stanco e provato perché si sente preso in giro aziende e Provincia, è pronto alla mobilitazione sotto la sede della Provincia, ma anche nelle singole aziende inadempienti: Villa Bianca, Solatrix, San Camillo, Eremo, Villa Regina e Atsm. Ora serve un segnale forte da parte delle aziende e cliniche private del territorio. Ma serve anche un segnale forte dalla politica e dagli enti pubblici perché tanta parte dei bilanci di queste aziende si regge grazie alle convenzioni stipulate proprio con l’ente pubblico. Per questo è ancora più inaccettabile lo squilibrio nel trattamento ed è assolutamente intollerabile il mancato rispetto del contratto appena sottoscritto».

 

Scarica il pdf: sanita ART 091220 (1)