18 febbraio 2018 –  Trentino

«Ma non scarichino i costi sui lavoratori»

Largher della Uil avverte: ci sono i contratti integrativi in scadenza e si rischia un taglio

«Molti contratti integrativi dei lavoratori del settore sono scaduti o sono in scadenza e il nostro timore è che le aziende vogliano scaricare i costi della concorrenza sui lavoratori». Walter Largher della Uiltucs è appena uscito dalla difficilissima vertenza Sait e adesso si accinge al rinnovo di molti contratti integrativi aziendale. Il suo timore è che i grandi gruppi adesso vogliano tagliare il costo del lavoro per recuperare risorse da investire nel taglio dei prezzi: «Il contratto integrativo della Famiglie cooperative è già scaduto, come quello del Sait. Il contratto di Poli-Orvea è in scadenza. L’arrivo di Aldi e la maggiore concorrenza potrebbero portare a un taglio dei prezzi, ma non vorremmo che questo taglio poi si trasferisca dritto dritto sugli stipendi dei lavoratori. Le aziende potrebbero pensare di recuperare margini in questo modo invece di agire sul mercato. Noi vigileremo e cercheremo di impedirlo. Il mercato è saturo e i grandi gruppi fanno di tutto per crescere. Il Poli punta al raddoppio del suo ipermercato dei Solteri con l’acquisto dell’area ex Franceschi, il Lidl si trasferirà da via Maccani a via Brennero all’area ex Frizzera, si parla dell’arrivo di Esselunga, è già arrivato Md. Insomma la concorrenza è agguerrita e chi rischia di farne le spese sono i lavoratori che potrebbero andare incontro a condizioni più pesanti».

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