17 marzo 2022 – l’Adige

Nuovo boom dell’inflazione: +5,8%. I sindacati: «Subito 40 milioni di soldi pubblici»

TRENTO – «Purtroppo lo scoppio del conflitto non ha fatto che peggiorare una situazione già sotto pressione per l’aumento del costo delle materie prime» la prima analisi dei segretari generali di Cgil Cisl Uil Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti sulla crescita dei prezzi. «In questo quadro – la loro preoccupazione – le ripercussioni sui redditi di lavoratori e pensionati saranno ancora più pesanti, visto che gli aumenti, già consistenti, ricadranno sul costo dei prodotti finali, a cominciare da quelli alimentari. Uno scenario che rischia di peggiorare ulteriormente se le imprese decideranno di sospendere la produzione mettendo in cassa integrazione i lavoratori».
Per questa ragione, secondo i tre sindacati, è tempo che la Provincia passi dalle parole ai fatti sul fronte degli interventi straordinari per abbattere gli effetti del caro bollette. «Premesso che non conosciamo ancora nei dettagli il piano della giunta, se non per quanto è stato annunciato alla stampa, crediamo che l’intervento debba avere una portata di almeno 40 milioni di euro se realmente si vuole dare un sostegno concreto alle famiglie, sostenendo i nuclei maggiormente svantaggiati da questa situazione».
Accanto alle misure straordinarie, Cgil Cisl Uil insistono sulla necessità di interventi per incentivare l’installazione di sistemi di produzione di energia sostenibile. Altre richieste sono il ripristino dell’esenzione dell’addizionale Irpef per i redditi fino a 20mila euro e l’adeguamento dei meccanismi di calcolo Icef per i nuclei che accedono agli interventi di sostegno del welfare.

Scarica il pdf: ADIGE economia ART 170322