l’Adige – 27 ottobre 2022

Nuovo contratto contro il «muro di gomma»

Nonostante le numerose richieste di confronto, i medici hanno trovato in Provincia un «muro di gomma». Mentre la sanità trentina ha bisogno di importanti interventi e, in particolare, un diverso contratto di lavoro potrebbe offrire opportunità ai giovani medici che intendessero venire a lavorare in Trentino, dove, come si vede anche a Rovereto, c’è carenza di personale.
Questi i temi sollevati martedì a Rovereto nella prima delle sette assemblee indette dall’Intersindacale dell’area della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria del Servizio sanitario provinciale. Alle organizzazioni sindacali che avevano firmato la lettera aperta indirizzata all’assessora Stefania Segnana e indetto l’assemblea, si è aggiunta la Uil sanità.
Davanti ad una platea numerosa, sono intervenuti Sonia Brugnara della Federazione Cimo-Fesmed e Giorgio Temporin della Federazione Fassid-Fvm riepilogando lo stato dei rapporti con il governo provinciale. È emerso che le organizzazioni sindacali, nonostante le numerose richieste di interlocuzione, non hanno mai avuto l’occasione di poter portare alla componente politica il loro contributo con l’obiettivo di indurre condizioni lavorative più favorevoli e, quindi, migliori risultati per l’Azienda sanitaria e la sanità pubblica.
Fulvio Campolongo, presidente dell’Associazione dei primari, ha sottolineato la numerosa partecipazione di primari all’assemblea. Marco Scillieri, rappresentante di Anaao Assomed e memoria storica del sindacalismo sanitario provinciale, ha ricordato la necessità di adeguare il contratto provinciale, individuando aspetti migliorativi rispetto la contratto nazionale. Daniele Dossi dell’Aaroi-Emac ha ribadito la necessità di azioni incisive e unitarie per vincere il muro di gomma contro cui si sta scontrando la rappresentanza sindacale. Matteo Zucco, della Uil Sanità, si è soffermato sulle osservazioni al progetto Attrattività messo in campo da Azienda sanitaria e Trentino Sviluppo.
Molti degli interventi dei medici presenti hanno sottolineato che parlare di contratto è necessario non tanto quale opportunità di un miglioramento economico della categoria quanto piuttosto quale necessaria premessa per quelle modifiche normative che consentirebbero di superare le difficoltà quotidiane del servizio sanitario provinciale.
Gli interventi si sono concentrati sulle opportunità che un diverso contratto di lavoro potrebbe offrire ai giovani medici che intendessero venire a lavorare in Trentino: adeguamento delle piante organiche, garanzia dell’orario lavorativo e della sede di lavoro, maggior partecipazione nelle scelte, più attenta formazione.
Sono queste le aspettative che i dirigenti dell’area medica, sanitaria e veterinaria del Servizio sanitario provinciale intendono portare alla politica, nella speranza di stimolare un momento di riflessione e una apertura al dialogo. Nel frattempo i medici continueranno a dialogare tra di loro nelle prossime assemblee in tutto il Trentino.

Scarica il pdf: ADIGE sanita ART 271022