03 marzo 2022 – Corriere del Trentino

Occupazione in crescita nel 2021«Ma ci sono sempre più precari»

TRENTO È in chiaroscuro il bilancio del mercato del lavoro in Trentino. Secondo l’assessore provinciale Achille Spinelli arrivano «segnali importanti» perché nel 2021 i lavoratori occupati sono aumentati dello 0,7% rispetto al 2019 e del 26,4% rispetto al 2020. Ma «l’occupazione è sempre più precaria — fanno notare Cgil, Cisl e Uil — Rispetto al 2019 si sono persi circa 2.500 contratti a tempo indeterminato».

A tracciare il quadro della situazione occupazionale è stata la Provincia in un comunicato stampa, che si apre così: «Sono positivi i dati provenienti dai centri per l’impiego relativi alla domanda di lavoro del 2021». Per prima cosa vengono presi in esame i dati riguardanti dicembre 2021: rispetto allo stesso mese dell’anno precedente si sono registrate 15.803 assunzioni in più, che tratteggiano un aumento dello 270,5%. «Una crescita in parte attesa — osserva l’assessore al lavoro — soprattutto in alcuni settori, in seguito al progressivo venir meno delle limitazioni dovute alla pandemia, grazie alla diffusione dei vaccini». Infatti i picchi di assunzione sono stati rilevati nel settore dei pubblici esercizi, che ha visto 11.626 assunzioni in più a dicembre 2021 (+831%). Invece rispetto allo stesso mese del 2019, sempre nell’ambito dei pubblici esercizi, i volumi di personale sono scesi del 2,5%.

«Meno scontato — aggiunge Spinelli — che la domanda di lavoro sia cresciuta, su base annua, anche rispetto al 2019, quindi all’ultimo anno free-Covid. A fine 2021 registriamo infatti un +1.108 occupati, pari ad una crescita percentuale dello 0,7%. Rispetto al 2020, l’aumento si fa naturalmente molto più evidente, con +26,4% (+33.938 assunzioni ndr). Sono segnali importanti — conclude — che ora dobbiamo impegnarci a consolidare, anche al netto delle nuove tensioni che purtroppo vediamo emergere nel panorama internazionale». La crescita del 2021 si deve soprattutto ai settori del secondario e in particolare al manifatturiero, le cui assunzioni sono aumentate di 1.741 unità (+14,7%) rispetto al 2020.

Infine, la nota della Provincia si focalizza sulla tipologia dei contratti di lavoro, evidenziando che nel 2021, rispetto all’anno precedente, «le assunzioni a tempo indeterminato in Trentino crescono di 1.503 unità (+13,7%) e le assunzioni di giovani con un contratto di apprendistato aumentano di 1.570 unità». I sindacati, però, invitano a vedere anche il bicchiere mezzo vuoto perché «l’occupazione è sempre più precaria»: «Se è vero, come è vero, che a dicembre le assunzioni sono tornate a livello pre-pandemia, è altrettanto vero che i nuovi rapporti di lavoro attivati sono prevalentemente instabili — si legge in una nota congiunta di Cgil, Cisl e Uil del Trentino — Rispetto al 2019 si sono persi circa 2.500 contratti a tempo indeterminato, pari a -14% tra nuove attivazioni e trasformazioni».

 

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