Osservazioni unitarie Segreterie Confederali CGIL CISL UIL del Trentino

in relazione al disegno di legge n. 171 di modifica ed integrazione della Legge 15/2005 e 21/1992 della casa e dell’edilizia pubblica, al fine di incentivare il recupero degli alloggi di risulta (proponente consigliere Fasanelli).

 

Le scriventi OO.SS, in relazione all’oggetto, pur apprezzando la proposta del Consigliere Fasanelli volta ad aumentare la disponibilità di alloggi a canone ITEA sfitti per le famiglie in graduatoria d’assegnazione ed ad innescare un virtuoso volano per le ditte del locale comparto edilizio in grave crisi, ritengono non percorribile la modalità indicata nella proposta di legge.

Pur condividendone la finalità di ricaduta sul territorio, il richiamo all’affidamento esclusivo dei lavori alle imprese locali, per come è scritto, contrasta con la normativa europea sulla libera concorrenza.

Sarebbe quanto mai ridotto il numero di famiglie che, rientranti nelle graduatorie, potrebbe impegnarsi per i lavori di ristrutturazione degli alloggi (seppur in conto affitto); l’ipotesi prospettata creerebbe inoltre, a nostro parere, movimentazioni in graduatoria non facilmente controllabili con il rischio di non privilegiare le famiglie più bisognose.

Inoltre non siamo certi che, per ITEA, sia maggiormente vantaggioso risparmiare oggi i costi delle ristrutturazioni rinunciando ad una mancata entrata, per un tempo molto lungo, del canone dell’alloggio non corrisposto, per via del meccanismo del “conto affitto”, dalle famiglie che si farebbero carico della manutenzione straordinaria degli alloggi attualmente non idonei.

Per la fascia di famiglie individuata da Fasanelli, che potrebbe avere cioè una disponibilità di capitale da investire nel risanamento degli alloggi di risulta ITEA, ma non sufficiente per accedere al libero mercato, è previsto il “canone moderato” e la disponibilità degli alloggi che dovrebbero essere realizzati in “housing sociale”. Ancora, per questi richiedenti, esiste anche la possibilità di accedere agli alloggi messi a disposizione da ITEA a canone concordato, comunque inferiore a quello di mercato.

CGIL CISL UIL segnalano quindi la necessità di accelerare riguardo al piano di housing Sociale, in forte ritardo rispetto ai programmi della Giunta Provinciale e di avviare anche in Trentino il modello “Bausparen”, il risparmio casa collegato al capitale maturato dagli aderenti nella previdenza complementare (Laborfonds), già decollato in Provincia di Bolzano, fermo in quella di Trento pur essendo previsto in finanziaria.

Ancora, per provare a contrastare il fenomeno dei tanti alloggi privati sfitti, a Trento soprattutto, chiedono a gran voce l’attuazione del “Fondo di Garanzia per l’affitto”, per il quale sollecitano l’approvazione del Regolamento di attuazione, in ritardo rispetto a quanto suo tempo stabilito.

Scarica il pdf: quarta commissione COM 020317