22 maggio 2018 –  Trentino, Corriere del Trentino

E-Pharma, sciopero contro il nuovo orario

Turni giornalieri da 9 ore e mezzo. Intanto dalla Provincia arrivano 2,6 milioni per un progetto di ricerca

 

Via libera della giunta provinciale ai 2,6 milioni di euro di investimento pubblico a favore di E-Pharma, l’azienda di Ravina, per un progetto di ricerca applicata che prevede lo sviluppo di sette nuovi prodotti, 2 farmaci e 5 integratori. Il contributo sarà erogato in cinque rate annuali. L’approvazione dell’accordo negoziale del 19 aprile è arrivata nella seduta di giunta di venerdì scorso. L’attività di ricerca è partita il 3 maggio e si concluderà entro il 2 maggio 2020. L’azienda, che attualmente occupa 165 addetti, si è impegnata a raggiungere le 200 unità lavorative annuali entro il 2020 e a mantenerle fino al 2023: se l’obiettivo non sarà rispettato, questo comporterà la revoca del contributo per 25 mila euro per ogni unità lavorativa di differenza tra numeri previsti ed effettivi.

Ma intanto c’è tensione fra i dipendenti che ieri sotto le bandiere della Uil hanno concretizzato le prime azione dello stato di agitazione con il blocco delle prestazioni eccedenti o straordinarie e uno sciopero che sarà replicato anche domani dalle 16 alle 18. «I motivi dello stato di agitazione spiega Alan Tancredi della Uil risiedono nella proposta di orario formulata dalla Direzione Aziendale, che non riconosce le richieste chiaramente espresse dai lavoratori a seguito della rimodulazione dell’ orario per i giornalieri. La nuova proposta aziendale ipotizza una turnazione da 9 ore e mezzo per mattina e pomeriggio e da 6 ore e 20 per la notte. L’orario proposto è peggiorativo rispetto a quello in fase di sperimentazione. La fine lavoro per turno del pomeriggio sono le 24 e di fatto impediscono cose normali come dare la buonanotte ai bambini o passare un po’ di tempo con il partner. O, ancora, sviluppare attività di socializzazione. Quella della mattina, invece, terminerebbe alle 15.30, limitando la possibilità di impegni famigliari visto che il turno della mattina arriva a toccare sia la mattina che il pomeriggio. La nuova proposta di orario propone inoltre una collocazione delle pause inconcepibile, che i lavoratori hanno ritenuto legittimamente offensiva della loro dignità: la pausa del turno di mattina è collocata tra le15ele15.30,mentreèevidente che il lavoratore ha bisogno di una pausa per alimentarsi e sospendere l’attività lavorativa ben prima, tra le 12 e le 13. Per il turno di pomeriggio si ipotizza una pausa pranzo a inizio turno, dalle 14. 30 alle 15, mentre non è prevista una pausa per la consumazione della cena. Il lavoratore, di nor ma, quando inizia il pomeriggio ha già pranzato ed ha invece il bisogno di sospender e l’ attività lavorativa, per una mezz’ora al meno, per riposarsi e rifocillarsi in occasione della cena, a metà turno, quando è fondamentale un momento di pausa. L’assorbimento di permessi retribuiti nel nuovo orari o di lavoro ha diminuito l’orario giornaliero di 27 minuti per i giornalieri togliendo però di fatto 13,5 giornate di permesso e ridotto il numero di giornate lavorative per i turnisiti».

Scarica il pdf: E-Pharma ART 230518