Nuovi ticket ospedalieri: la Uil ribadisce che i problemi del Pronto Soccorso si risolvono altrimenti. No al “pizzo” sulle emergenze, si riorganizzi piuttosto la medicina di base, di prossimità.

Comunicato stampa Uil del Trentino

22 agosto 2016

 

L’introduzione dal 1 agosto dell’ulteriore ticket per le richieste di assistenza presso i Pronto Soccorso di chi subisce “traumatismi” di rilievo minore rispetto a fratture e patologie che non necessitano di “ausili” particolari non trova d’accordo la UIL del Trentino.

In un momento storico come questo, in cui diversi istituti di ricerca e lo stesso ministero della salute affermano che vasti strati della popolazione risparmiano sulla salute: dalle visite specialistiche agli interventi e dalle cure riabilitative ai medicinali, la APPS  e la Giunta restringono ancora l’intervento pubblico, in particolare sulle emergenze del pronto soccorso, emblematico il recente caso del pagamento ticket richiesto per un intervento di estrazione di una zecca ad un ragazzo di Roncafort.

Si badi bene, dopo anni ed anni di discussione circa la possibilità di riorganizzare la medicina di base prov.le, quella cosiddetta di prossimità, per dare modo ai cittadini così di riuscire, non solo nei giorni feriali, ma anche in quelli festivi e nei notturni di avere accesso alle prestazioni ed ai servizi, magari proprio anche per quelle  piccole emergenze che oggi, sembra assillino i pronto soccorso trentini.

Mascherare poi l’operazione annunciando altre esenzioni ed agevolazioni ci sembra puerile, come precisare una maggior azione di appropriatezza del l’esenzione dei ticket per i malati cronici o le puerpere che si dovessero presentare all’emergenza per motivi diversi dalle patologie o stato che prevedono l’esenzione dal “pizzo”.

Forse era sufficiente una circolare interna ai “triage” ove si opera all’accettazione dei pazienti.

 

Walter Alotti

Segretario Generale

UIL del Trentino

 

Scarica il pdf: Pizzo al Pronto Soccorso COM 21(8)16