30 gennaio 2020 – Trentino, Corriere del Trentino

Portineria ateneo, il giudice: «Va garantito lo stesso salario»

Il caso. Vittoria della Uil dopo che l’azienda che era subentrata aveva tagliato del 30% gli stipendi

«Riconosciuto il comportamento antisindacale da parte delle aziende Miorelli Spa e Rear Sc nei confronti di Uiltucs Trentino-Alto Adige. A vantaggio dei 50 lavoratori della portineria dell’università si impone il ripristino dei livelli contrattuali precedenti alla cessione da parte della cooperativa Mimosa a Miorelli e Rear». Il Tribunale di Trento presieduto dal giudice Flaim si è pronunciato sulla causa intentata da Uiltucs e dai lavoratori, dando ragione al sindacato. Il sindacalista Stefano Picchetti ha espresso soddisfazione ieri nel corso di un incontro con la stampa: «È una vittoria del sindacato e dei lavoratori, d’ora in poi saranno più tutelati anche nel corso di altre vertenze». La sentenza del 21 gennaio dirime la controversia seguita al passaggio della gestione del servizio portineria da Mimosa alle subentranti Miorelli e Rear, stabilendo che si è trattato di “cessione di ramo d’azienda”: «L’unica cosa che doveva cambiare per i lavoratori era la carta intestata della busta paga», ha spiegato il segretario regionale Uiltucs Walter Largher, che riferisce come ai 50 lavoratori sia stata imposta la firma di un nuovo contratto penalizzante pur di mantenere il lavoro: «Non veniva toccato il numero di occupati, ma i salari erano tagliati del 30%, con una perdita anche di 300 euro mensili e degli scatti d’anzianità e il passaggio ad un contratto più penalizzante». Picchetti ha evidenziato come ai lavoratori sia stato fatto firmare il contratto nel giro di poche ore: «In alcuni casi sono stati convocati a tarda sera, senza sentire la Uiltucs nonostante rappresenti il 30% dei lavoratori». Walter Largher ha precisato: «Letteralmente dalla sera alla mattina i lavoratori hanno firmato il contratto sotto la minaccia di perdere il lavoro e anche l’assegno di disoccupazione. La cessione del servizio da parte di Mimosa risale al 16 luglio 2019 ed la riassunzione da parte di Miorelli e Rear al 17 luglio». Picchetti non assolve l’Università: «Hanno dato la “colpa” del nuovo appalto alla Provincia, ma sono stati loro a firmarlo. Solo pochi docenti hanno espresso solidarietà ai lavoratori. L’altra grande assente è la politica provinciale che si è dimostrata indifferente». Picchetti si è rivolto alle aziende Miorelli e Rear: «Ora devono riaprire il tavolo perché la sentenza è operativa e non può essere ignorata».

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